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Battito Viola 1932: Laino, un anno a Firenze (da “turista)

Il Battito Viola di oggi

Redazione VN

Come le navi provenienti dalle Indie sbarcavano le preziose spezie nel diciassettesimo secolo, così nel ventesimo le motonavi provenienti dal sudamerica sbarcavano periodicamente nutriti gruppi di calciatori o aspiranti tali che approdavano in Europa alla ricerca del contratto della carriera.

Il piroscafo Duilio della genovese Navigazione Generale Italiana aveva trasportato a inizio agosto del 1931 tra i vari Monti, De Maria e Scarone, anche Pedro Petrone e il suo amico Guido Laino. Quest’ultimo era un difensore esterno sinistro proveniente dal Peñarol e avrebbe dovuto rinforzare il reparto presidiato alla grande da Renato Vignolini. Un infortunio lo tenne lontano sino a gennaio da qualsivoglia sforzo: mai una gara ufficiale o amichevole (una specie di Do Prado ante litteram) sino al 3 gennaio del 1932 quando finalmente scese in campo contro l’Empoli in una amichevole al Giovanni Berta. L’incontro terminò con sei reti dei gigliati scesi in campo nelle due frazioni di gioco con formazioni assai rimaneggiate per la precauzionale assenza di Gazzari, Rivolo, Busini e del portiere Ballanti. Il nostro Laino disputò invece entrambi i tempi assistendo alle reti di Gregar, Pitto, Prendato e alla tripletta di Giovanni Chiecchi in gran spolvero. Il difensore uruguagio fu provato in entrambe le corsie difensive dimostrando un buon potenziale ma assai lontano dagli standard atletici richiesti.

Fu, quella, l’unica apparizione in assoluto di Laino con la maglia della Fiorentina. Doveri di ospitalità indussero il Club gigliato a far indossare quel giorno ai propri giocatori la maglia verde: si può quindi affermare che Laino è stato viola senza però mai indossarlo.

Il nostro Laino si reimbarcò malinconicamente a fine stagione verso la propria patria.

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