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Virgili jr: “Io, amuleto di Sarri, ma tifoso viola”

Aurelio Virgili, figlio di Pecos Bill: "Sarebbe stato bello se Sarri fosse venuto a Firenze, vero che nemo propheta in patria, ma nel calcio conta più la qualità e lui è impressionante"

Redazione VN

Sul Corriere Fiorentino troviamo un'intervista ad Aurelio Virgili. Il figlio di Pecos Bill è amico e consulente bancario di Maurizio Sarri: "I viola sono la squadra della mia città e quella dove mio padre ha vinto lo scudetto, poi simpatizzo per tutte quelle dove ha giocato, anche se quella Fiorentina era una leggenda, vinse meno del Grande Torino, ma non fu affatto inferiore. Sarebbe stato bello se Sarri fosse venuto a Firenze, vero che nemo propheta in patria, ma nel calcio conta più la qualità e lui è impressionante: si ricorda a memoria i numeri dei giocatori, come i 136 passaggi verticali di Jorginho. E' una partitad ove entrambe le squadre hanno tanto da perdere e poco da guadagnare rispetto alle dirette concorrenti, quindi potrebbe finire anche con un bel pareggio, magari un 4-4, per non scontentare nessuno. Maurizio è consapevole di avere perso, male, punti per strada altrimenti avrebbe potuto lottare per il primo posto. Io sono uno di quelli che crede che l'allenatore conti meno dei giocatori, ma Maurizio è l'eccezione e se fossi in De Laurentiis gli raddoppierei lo stipendio per come ha saputo far fruttare il capitale umano a disposizione".

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