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Vincere o niente, perché è vietato abbassare la guardia

Per arrivare al massimo alla Coppa Italia, i viola non possono avere cali di concentrazione

Redazione VN

Un percorso irto di ostacoli ma da giocare al massimo quello che aspetta la Fiorentina. Undici partite di campionato condite con la semifinale di ritorno di Coppa Italia che possono far uscire i viola con la conquista dell'Europa o con un pugno di mosche in mano. Il Corriere Fiorentino in edicola questa mattina si sofferma proprio sull'importanza dei risultati che separano la truppa di Pioli dalla gara di ritorno a Bergamo che metterà in palio la finale del trofeo tricolore: la stanchezza per una squadra giovane comincia a farsi sentire, ma il gruppo ha un'anima ben precisa e ha voglia di lottare, come dimostrano le cinque rimonte - spesso non finalizzate - nelle ultime sette partite. Il traguardo dei 60 punti resta al momento lontano, ma ancora aritmeticamente possibile: servirebbe un filotto di successo proprio come successo un anno fa dopo la scomparsa del capitano, per dimostrare che questa squadra merita più del decimo posto e non ha nessuna intenzione di mollare.

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