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Repubblica: Il nuovo progetto tecnico è un azzardo

Difesa più fragile, tante scommesse in attacco e pochi italiani: la Fiorentina riparte da qui

Redazione VN

A parte i soldi (riduzione monte ingaggi), il resto del progetto Fiorentina - scrive La Repubblica - è rimasto un’ipotesi. L’età media della squadra si è abbassata solo di un anno (da 27 anni a 26), e gli italiani in rosa sono stati drasticamente ridotti. L’anno scorso erano dodici, quest’anno sei. Dunque la Fiorentina ha pensato più al bilancio che al resto, e il mercato è il risultato della spending review dellavalliana. A conti fatti questa Fiorentina è più fragile (vogliamo dire più debole?) di quella dell’anno scorso.

In difesa la Fiorentina ha perso Savic e Basanta, e in cambio sono arrivati Gilberto e Astori. Senza contare che per il 4-2-3-1 che aveva in mente Sousa mancherebbe anche un terzino destro. In tutto i difensori sono sette, ma non tutti della stessa qualità. Quando ci saranno i doppi e tripli impegni non sarà facile fare turn over. Un po’ meglio in mezzo al campo. Non c’è più un regista (Pizarro) e non c’è la qualità di Aquilani, però Suarez è un giocatore fatto e prima o poi troverà la sua dimensione. Inoltre c’è il ritorno di Vecino, per il quale la società viola ha rifiutato dieci milioni dal Napoli. Tutto da scoprire Verdù, ma nel complesso il reparto tiene abbastanza. Almeno sulla carta.

Super affollato, invece, l’attacco. Qui la Fiorentina ha perso due giocatori fondamentali, Salah e Joaquin (lasciamo stare Mario Gomez...) e si è imbottita di buone intenzioni e punti interrogativi. Il primo è Rossi. È il giocatore che può fare la differenza, però ancora non è del tutto a posto. Il secondo è Blaszczykowski. Se torna ai suoi livelli è un bel giocatore. Il terzo sono i giovani, tanti e di talento ma vanno aspettati e aiutati. Il reparto, comunque, è a posto con l'aggiunta di Kalinic.