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Rcs, D. Della Valle: “Cairo sta facendo bene il suo mestiere”. Sulla Tod’s…

Le parole rivolte agli azionisti

Redazione VN

«Sono anni di cambiamenti radicali», ovunque e per chiunque. Anche per i brand di alta gamma, che parevano immuni. Il 2016 ha invece impresso un’accelerata, il 2017 continuerà nella stessa direzione e dunque, dice Diego Della Valle - sottolinea Il Corriere della Sera - annunciando agli azionisti la svolta altrettanto accelerata di Tod’s, questo sarà un biennio «particolarmente importante, per il gruppo Tod’s e per l’intero settore: le regole che fino a ieri tutti noi seguivano per sviluppare il nostro lavoro» oggi non valgono più.

Non con i nuovi mezzi di comunicazione, non nel mondo dei social, non con «il rapido mutamento delle abitudini dei consumatori» che in quel mondo vivono. Non si tratta, spiega il presidente dell’azienda che da Casette d’Ete, nelle Marche, ha conquistato i mercati globali del lusso con marchi come Tod’s, Hogan, Fay, Roger Vivier, di «cedere all’ubriacatura internettiana. Non vogliamo dimenticare da dove veniamo, non vogliamo perdere eleganza». Ma se intorno tutto si muove, «se ormai non è più possibile raccontare qualcosa di nuovo ogni sei mesi perché il lavoro», e quindi le collezioni, «da stagionale sta diventando mensile o bimensile», il gruppo deve fare la stessa cosa.

«Brand in movement», è la definizione che dà Della Valle, esattamente come in movimento — ininterrotto — sono i clienti. Oltre alla tempistica, cambieranno quindi i negozi: «Non saranno investimenti stratosferici, i nuovi li apriremo solo nelle capitali importanti, ma in tutti vogliamo offrire anche nuove esperienze d’acquisto». Quello che «ci inventeremo» è in parte intuibile dall’altro cambiamento: nuovo modello di business e nuova strategia presuppongono una nuova squadra, e lì «l’aggiornamento è praticamente completato per la fascia alta e medio alta».

Qualcosa si è già visto. In un anno complicato, i conti Tod’s hanno tenuto: 1,004 miliardi di fatturato (-3,2%), utili netti a 85 milioni (da 92), dividendo di 1,70 euro. Quanto all’«extra moda», da azionista che ha deciso di rimanere in Rcs Mediagroup dopo la contesa del 2016, osserva che «Urbano Cairo sta facendo bene il suo mestiere».

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