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Nuovo stadio, doppio progetto. Gli ingegneri lavorano al buio: il problema è l’aeroporto

Senza definizione sulla pista, elaborati a rischio

Redazione VN

Problemi sul nuovo stadio della Fiorentina. Come scrive, infatti, La Nazione, ingegneri, architetti e designer non hanno una planimetria predefinita su cui poter plasmare le centinaia di tavole millimetriche che saranno necessarie a completare la progettazione definitiva della cittadela viola. Il problema è legato alla nuova pista dell’aeroporto. Dopo le recenti dichiarazioni del ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, il quale ha ribadito che l’aeroporto strategico della Toscana resterà Pisa e che lo sviluppo dello scalo fiorentino sarà sottoposto a project rewiev, in pratica a un’attenta analisi sui costi-benefici, e in assenza della certezza se potrà essere realizzata la pista parallela convergente, i progettisti sono costretti a lavorare su un doppio binario.

Nel caso la pista restasse l’attuale, le fasce di rischio cambierebbero, e il progetto al quale stavano lavorando – con la pista parallela – sarebbe da rifare completamente. In questo momento, dunque, meglio concentrarsi sul programma economico e finanziario e sulla connessa matrice dei rischi, sullo schema di contratto e sul piano di gestione dell’opera. Ancorché proprio per ottimizzare i tempi sia necessario procedere su tutti i fronti contemporaneamente. Avanti con i rilievi planoaltimetrici e con lo studio dettagliato di inserimento urbanistico, ma per gli elaborati grafici il rischio è che si debba fare un doppio lavoro oppure aspettare una definizione. Ovvero che, quantomeno, arrivi l’ok della conferenza dei servizi al masterplan dell’aeroporto, che è il requisito essenziale cui Toscana Aeroporti ha subordinato l’acquisto dei terreni dell’area di Castello. In mancanza di quel sì, il preliminare siglato lo scorso primo giugno, non avrà validità e non si procederà al rogito. In quel caso, dunque, la proprietà resterà di Unipol. Anche questo un altro impedimento, perché se dovesse vanificarsi il passaggio di proprietà dei terreni ex Fondiaria, nel caso non si facesse la nuova pista, salterebbe l’automatismo della certezza che il terreno di Novoli sia libero, in quanto Palazzo Vecchio dovrebbe trattare con Unipol per lo spostamento della Mercafir a Castello.

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