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Milan, le motivazioni del TAS: la palla torna all’UEFA. I tempi beffarono i viola, ora austerity

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Sono state comunicate le motivazioni della sentenza estiva, quella che tolse l'Europa League alla Fiorentina

Redazione VN

"L'attesa è stata lunga, non snervante come quella che a luglio ha riconsegnato l'Europa League in mano ai rossoneri, ma comunque importante. Il TAS di Losanna, organo che in estate aveva riammesso il Milan alla seconda competizione europea, a discapito della Fiorentina, ha pubblicato le motivazioni della sentenza che scontentò il popolo viola. Il pallone torna all'UEFA, inizia una nuova e non facile sfida per la società lombarda, che adesso può contare sulla solidità di Elliott e sulla professionalità di un manager come Gazidis.

"La differenza di vedute - spiega La Gazzetta dello Sport - tra i giudici di Losanna e quelli di Nyon è legata soprattutto ai tempi di decisione: l'UEFA il 19 giugno aveva giudicato il Milan cinese, che non offriva nessuna garanzia. Il TAS, invece, si era trovato di fronte il fondo Elliott, decidendo di prendere in considerazione il nuovo scenario. Le carte, quindi, sono tornate alla camera giudicante UEFA, che dovrebbe pronunciarsi entro novembre.

"Nel futuro del Milan è molto probabile un po’ di austerity. Arriverà una sanzione - multa, limitazione della rosa, esclusione di nuovi acquisti, stop del mercato -  e successivamente inizierà la discussione con la commissione inquirente per il nuovo settlement. Nelle trattative, l’UEFA chiederà un business plan credibile e sostenibile, con un piano di rientro quadriennale del deficit (viste le cifre in ballo, sarà un piano molto rigido). Il nuovo Milan farà notare ai giudici di Nyon che la mala gestione precedente è stata la causa, ma l’austerity sarà inevitabile.

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