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La sua Fiorentina cade a Lisbona, ma Pioli resta lucido e accoglie il ko di misura

Non contava il risultato (almeno non era la prima cosa), contava la prestazione e più che mai in questo momento in cui la Fiorentina somiglia davvero a un cantiere aperto

Redazione VN

Non contava il risultato (almeno non era la prima cosa), contava la prestazione e più che mai in questo momento in cui la Fiorentina somiglia davvero a un cantiere aperto con gente che va e gente che viene. E allora Stefano Pioli tutto sommato accoglie bene questa sconfitta di misura a Lisbona contro lo Sporting.

Sul Var il giudizio è meno lusinghiero e non c'entra chiaramente che il gol allo Sporting sia stato assegnato dopo aver consultato gli strumenti tecnologici in tribuna. «C'è e bisogna accettarlo, però è chiaro che più i tempi della decisione saranno ridotti e meglio sarà. Io ad esempio il gol l'avrei concesso subito. Auguriamoci che le sperimentazioni verso l'inizio del campionato diano più velocità per ridurre al minimo le discussioni». Il giudizio torna positivo, estremamente positivo, quando si parla di Veretout. «In questo calcio occorrono centrocampisti che anticipino, che leggano le varie situazioni di gioco, e lui ha queste caratteristiche [...]». Ha poi continuato: «La società è consapevole e sa quelle che sono le esigenze della squadra e dell'allenatore. Chiaro ci manca qualcosa e il campionato sta arrivando, per cui prima saremo al completo e meglio sarà perché dovremo conoscerci». Lo riporta il Corriere dello Sport-Stadio.

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