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La Nazione: birra e pasteis, ora la coppa fa gola

La guida ai viaggi viola in Europa League

Redazione VN

I pasticini più famosi del mondo. Le mille sorprese e gli splendidi sorrisi di un’antica città ricca di colori e sapori. E infine la città più elegante d’Europa, oggi in pieno fermento artistico, culturale e gastronomico, però fedele alle sue tradizioni: formaggi, patate, cioccolato. Eccolo qua, in sintesi, il girone della Viola in Europa League. Dal punto di vista turistico - scrive La Nazione -, di sicuro uno dei migliori: peccato semmai che si giochi in autunno, con Lisbona il primo ottobre ancora ci si cava, ma Poznan il 5 novembre e Basilea il 26 dello stesso mese promettono ben pochi calori…

Di Lisbona c’è ben poco da dire. Se non ricordare che i lusitani avversari si chiamano Os Belenenes, «quelli di Belén»: ma miss Rodriguez non c’entra, la Belén, o meglio Belém, in questione è la frazione di Lisbona, con la Torre sul mare, il bellissimo Mosteiro (monastero) dos Jeronimos, uno dei più bei monumenti di tutto il Portogallo e, appunto, la fabbrica dei celeberrimi Pasteis de Belém. Pasticcini «de nata», cioè di crema, con la sfoglia e la cannella: li fanno con una ricetta segreta proprio nel monastero dal 1837. E poi c’è il resto di Lisbona, c’è il «bacalao», il baccalà in tante ricette che si consuma nelle «adegas» del Bairro Alto e dell’Alfama, in mezzo a canzoni di fado. Il 5 novembre la trasferta più avventurosa, a Poznan. La vecchia capitale, a metà strada tra Berlino e Varsavia, in mezzo alla Wielkopolska, la Grande Polonia. Bella città, affascinante, ricca di storia, con il classico stile dell’Europa settecentesca: c’è una piazza bellissima, la Stary Rynek, c’è la fascinosa Isola dei Fiumi, formata dal Warta e dal Cybiny, dove ha sede la cattedrale di San Pietro e Paolo, la chiesa più antica della Polonia. A novembre, le temperature in genere non superano i 6°, e qualche volta nevica anche. Meglio infilarsi in un pub o in un ristorante: in zona ci sono 150 birrifici, e la birra di Poznan è considerata tra le migliori della Polonia. Da accompagnare ai «pierogi», i ravioloni con diversi tipi di ripieno, alla «golonka», saporoso stinco di maiale, alla «chlodnik litewski», una zuppa di kefir e barbe rosse. Buoni, in genere, i gelati artigianali. Ma a novembre…

Alla fine di novembre, il 26, Basilea comincia già a tuffarsi in clima natalizio. Ha duemila anni, ma è la città più vibrante di tutta la Svizzera, tra gallerie d’arte, locali notturni, negozi raffinati: un tempio per gli edonisti, che oltre ad ammirare le bellezze – il celebre Mittlerebrucke sul Reno e la cattedrale di Muenster – possono lasciarsi andare ai sapori celebrati in pub, ristoranti e osterie: raclette e fondute, certo, ma anche la «Mehlsuppe» o zuppa di farina, l’Alplermagronen (gratin di patate, lardo formaggio pane e cipolle), il Suuri Laberli (fegato a striscioline), la torta di cipolle e il panpepato. Un bicchiere di kirsch locale sarà l’ideale per mandare tutto giù.