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Il doppio ex Albertosi: “Mi rammarico per non aver vinto lo scudetto a Firenze. Kalinic gioca troppo spalle alla porta”

L'ex portiere su Tatarusanu: "E’ un buon portiere. Non è un fenomeno, per carità, ma nemmeno un brocco"

Redazione VN

Su Viola Week, inserto settimanale de La Nazione dedicato alla Fiorentina, troviamo un'intervista al doppio ex della partita di domani tra Cagliari e viola: Enrico Albertosi.

"E’ la partita della sua vita?

"La vedo volentieri, ma non so per chi tifare. Firenze mi ha dato tanto: ho esordito in A con la Fiorentina, sono rimasto 10 anni, ma non ho vinto il campionato".

"Una ferita che non si sutura.

"Resta il mio grande rammarico. Non so che avrei dato per vincere lo scudetto in viola. Invece andai via l’anno prima e poco dopo mi sono rifatto, vincendo il tricolore in Sardegna".

"Com’era la sua Cagliari?

"Diversa da Firenze. Sono arrivato nel ’68 e non c’era nulla. Non potevi uscire la sera e fare i bagordi…come in riva all’Arno. Vita ritirata, ma serena. Il nostro allenatore, Manlio Scopigno, però ci faceva fare tutto ciò che volevamo".

"Ritiri?

"Macché… sabato sera a casa e la domenica mattina ci ritrovavamo per pranzare, poi allo stadio. Il bello veniva in trasferta".

"Perché?

"Partivamo sempre il venerdì: Scopigno aveva la moglie a Roma, quindi si faceva tappa nella Capitale. La sera eravamo liberi. Lui mi diceva: ‘Enrico c’è un ippodromo oppure vieni al cinema?’. No mister, rispondevo, vado alle corse dei cavalli. Bene, ribatteva, ci vediamo a cena alle 19,30. Era all’avanguardia, capiva la psicologia di ognuno di noi".

"La sua Firenze invece?

"Ho dovuto aspettare quasi 5 anni per diventare titolare. A quei tempi funzionava così… Gli allenatori preferivano i giocatori esperti. Pensate che esordii nel ’61 a Firenze in una amichevole al Comunale tra Italia e Argentina, ma ero la riserva di Sarti".

"Veniamo ai viola attuali: squadra involuta?

"Un anno fa l’avevo vista bene, c’era Kalinic che faceva gol sempre. In questa stagione il croato gioca spalle alla porta, diventa dura segnare. Penso che il vero problema sia il gol".

"Tatarusanu le piace?

"E’ un buon portiere. Non è un fenomeno, per carità, ma nemmeno un brocco".

"Che partita sarà domani?

"Il Cagliari in casa fa sempre risultato anche se la difesa traballa. I viola in Sardegna sono costretti a far risultato".

"A Firenze chi sono i suoi amici più cari?

"Merlo e Chiarugi".