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La Fiorentina “vince” ai punti, ma alla fine rischia la beffa

"Se fosse stato un match di pugilato, avrebbe vinto la Fiorentina ai punti. Se fosse stata una beffa, l’avrebbe servita il Genoa all’ultimo soffio di gara con quel tiro di Piatek deviato quel tanto che basta per finire in angolo e non in rete"

Redazione VN

"La Fiorentina grazia l'ex maestro Prandelli. Ma Pioli è furibondo". E' intitolato così l'articolo de La Gazzetta dello Sport dedicato allo 0-0 di ieri tra Genoa e Fiorentina. Ve ne riportiamo una parte:

Se fosse stato un match di pugilato, avrebbe vinto la Fiorentina ai punti. Se fosse stata una beffa, l’avrebbe servita il Genoa all’ultimo soffio di gara con quel tiro di Piatek deviato quel tanto che basta per finire in angolo e non in rete. Invece è stato un ribaltamento di statistiche da una parte e un atto di recente coerenza (sgradita) dall’altra. Il Genoa che incassava gol da 13 gare di fila e ne segnava da 15 in casa, ci piazza uno 0. E può dirsi soddisfatto. La Fiorentina, invece, è alla quarta partita nelle ultime sette in cui non riesce a trovare la via del gol. Nonostante le tante occasioni e il reclamo per un rigore non concesso dal Var per un mani di Veloso. Pioli furioso: «Pretendo rispetto. Siamo la Fiorentina, dobbiamo essere trattati come le altre squadre. Sono stati fischiati rigori per falli di mano molto meno evidenti».

C’è anche tanta sfortuna, come testimoniano i pali presi da Mirallas e Chiesa (al volo, bellissimo). Ma se sbagli tanto, alla fine rischi pure. La Viola ha preso presto in mano la partita con una buona organizzazione e un Chiesa scatenato: sette tiri e un invito d’oro per Edimilson ipnotizzato da Radu. Il Genoa aveva un giro palla lento e farraginoso. Prandelli è ancora alla ricerca di un centrocampo che sappia interdire e costruire allo stesso tempo, come testimoniato dalla girandola di titolari nelle ultime partite. Non riuscendo bene nella manovra, il Genoa provava con lanci lunghi per Piatek e Kouame. Ma quando hai davanti due mammasantissima come Pezzella e Milenkovic, una delle migliori coppie centrali del campionato se non la migliore, non è la soluzione ideale. La Fiorentina poteva chiudere il primo round con almeno due gol di vantaggio. Nel secondo invece le cose si sono fatte più equilibrate: la Fiorentina è un po’ calata, tranne Chiesa, il Genoa è salito grazie anche alla crescita di Bessa e l’inserimento di Veloso per dare più qualità. Pioli si è coperto passando a 3 dietro con Ceccherini e cambiando Edimilson con Benassi. A conti fatti, mosse non azzeccate perché il Genoa ha preso campo e nell’assalto finale ha provato la beffa due volte con Piatek. Sarebbe stato troppo.

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