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Ferrara scrive: “Basta un lampo in mezzo al nulla e la notte viola si illumina”

Bernardeschi segna su punizione e regala a Sousa una vittoria storica

Redazione VN

Tutti il bello del calcio in un frammento temporale striminzito. Il tempo di appoggiare la palla sull’erba e di fare due passi indietro per una rincorsa nemmeno tanto lunga, considerata la distanza dalla porta. Uno sguardo oltre la barriera e poi un sinistro quasi rinascimentale per la sua semplice perfezione. È il gol di Federico Bernardeschi, quello nato da una punizione guadagnata dallo stesso biondo a pochi passi dalla fine del primo tempo. Una rete che consegna alla Fiorentina un vantaggio nemmeno troppo meritato, anche se dire così può sembrare ingiusto. Non ha un gran gioco, la squadra di Sousa. Però ha Bernardeschi, appunto. E anche questo è un merito, no?

Il fatto è che questa punizione vale un meraviglioso ricordo, oltre che un gol in trasferta (prima vittoria in Germania della storia), cioè un bellissimo pensiero per la partita di ritorno. Questo è il regalo di compleanno che il dieci della Fiorentina aveva chiesto a se stesso. Il gesto tecnico che cancella i non ricordi di un primo tempo così e così. I tedeschi non sono un granché, però almeno in tre occasioni, compreso un palo di Johnson, mostrano i denti. Insomma, sembra una partita di quelle destinate a far soffrire. Il Gladbach crea qualche geometria per cercare i varchi sulle fasce. Questione di corsa. E intelligenza. Ma siamo ai minimi sindacali. (...) E così quel gol meraviglioso resta immacolato. Giusto così, la grande bellezza merita rispetto.

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica