Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

stampa

Ferrara scrive: “Analisi di un flop. Tra mercato e aziendalismo, fallito l’unico obiettivo”

Pioli è il meno colpevole, certo, ma non è giusto far finta di niente e accettare qualsiasi sconfitta come figlia del famoso anno di transizione

Redazione VN

Che peccato. E quante domande dopo la fuga dalla Coppa. La prima è la più semplice: come si fa a prendere sotto gamba l’unica competizione alla portata di questa Fiorentina? Chiaro: mica è semplice arrivare in finale e vincere. Ma la Fiorentina vista all’Olimpico non sembrava una squadra col coltello tra i denti, un gruppo deciso a puntare a un trofeo, o a provarci seriamente, comunque. La formazione, il modulo, giocatori apparsi un po’ sì e un po’ no, altri più no che sì, improvvisamente titolari. No, aspettate. È vero: il buon Pioli fa con quello che ha. E le responsabilità non sono certo tutte sue. L’aziendalismo è fondamentale per sopravvivere alla Fiorentina: da Diego in giù, passando per Cognigni, Andrea, Freitas, Corvino e il parere di Fali Ramadani, guai a sbagliare un passo. Pioli dice che sono tutti titolari. Forse da oggi non più. (...) La Fiorentina, a dicembre, si ritrova in corsa solo per un posto tra il decimo e il sogno (possibile) del sesto posto, cioè del ritorno in Europa. Comunque la si guardi, questa eliminazione quasi cercata è un cazzotto nello stomaco.

Pioli è il meno colpevole, certo, ma se fino ad oggi è stato bravo a costruire un gruppo consapevole dei propri limiti, che ci mette l’anima e tutto quello che ha, non è giusto far finta di niente e accettare qualsiasi sconfitta come figlia del famoso anno di transizione. Saponara fuori forma, Benassi che non ne azzecca una, Sanchez improbabile regista, Gaspar smarrito chissà dove, Chiesa costretto a fare il terzino, Babacar che continua a tradire se stesso, Eysseric che ancora non si è capito chi sia: beh, tutto questo dovrà far meditare i proprietari su un gennaio che costringe Cognigni, Freitas e Corvino a trovare delle buone idee per ridarne di decenti anche a un allenatore che in nome della fedeltà aziendale (sempre sia lodata) butta via una partita che poteva illuminare un po’ il percorso di questa stagione loffia che sembra una infinita giornata uggiosa. Per chiudere l’anno in maniera semi decente servirà una vittoria col Milan, poi sarà Inter ancora al Franchi e un mercato per sistemare una panchina improbabile.

L'articolo completo di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica

http://www.violanews.com/stampa/nazione-il-ko-in-coppa-italia-brucia-il-turnover-fa-la-differenza-in-negativo-ora-il-milan/

http://www.violanews.com/altre-news/il-turnover-coi-fichi-secchi-finisce-in-soffitta-ma-le-colpe-non-sono-solo-di-pioli/

tutte le notizie di