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Dispetti, minacce, attacchi: il gelo nel mercato tra Fiorentina e Inter

foto Getty

L'Inter e la Fiorentina non chiudono affari di mercato per dei rapporti piuttosto difficili tra le due società

Redazione VN

Su La Repubblica si ripercorrono alcuni casi di mercato che hanno visto protagoniste Fiorentina e Inter, due società che sotto quel punto di vista non sono mai state particolarmente avvezze a concludere affari.

L'ultima trattativa è quella che portò Alessandro Potenza, spesso mandato in prestito dai nerazzurri da una squadra all'altra, in maglia viola. Arrivò per circa 3 milioni di euro. Poi i rapporti si interruppero su un altro caso, quello relativo a Luca Toni. Che proprio in quell’estate i dirigenti nerazzurri provarono a strappare ai viola: 25 mln l’offerta con ingaggio quadruplicato per il bomber di Pavullo. Ma intervenne Diego Della Valle che convinse Luca a rimanere ancora per un altro anno a Firenze: «Aiutaci in questo momento delicato e poi ti accontentiamo», il senso della richiesta al trascinatore che infatti la stagione successiva, per circa la metà, passò al Bayern Monaco.

Passiamo poi a Viviano. Nel 2012, per portarlo a Firenze, fu necessario e fondamentale l’intervento del patron del Palermo Zamparini. Che prima riscattò l’intero cartellino dall’Inter e poi ne discusse con la Fiorentina. La vicenda Salah non fa altro che confermare l’impossibilità di un dialogo: l’egiziano che viene corteggiato dall’Inter nella scorsa estate, i viola che inviano una lettera di diffida al club nerazzurro per aver trattato un giocatore tesserato (senza informare nessuno), la risposta seccata dell’Inter.