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CorFio: Toni appende la scarpa d’oro al chiodo

Toni: "Farò il dirigente". Ma non c'è ancora l'accordo con il Verona. E se ci pensasse Della Valle?

Redazione VN

Un altro mito se ne va. Il bomber più prolifico dell'era Dell Valle ha detto basta: da giugno - scrive il Corriere Fiorentino - inizierà una nuova vita da dirigente perché, come dice lui, in 30 anni di calcio avrò pure imparato qualcosa, anche se a fare l'allenatore non ci penso nemmeno".

Luca Toni, l'uomo della mano all'orecchio, della battuta sempre pronta e dei 307 gol da professionista, giocherà domenica contro la Juventus la sua ultima partita davanti al proprio pubblico. A quasi 39 anni il fisico non è più quello di una volta e la testa inizia a essere stanca.

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Dopo l'esilio di Pirlo, il quasi addio di Totti, quello di Del Piero, più i vari Zambrotta, Gattuso, Inzaghi, Cannavaro, un altro pezzo dell'Italia campione del mondo appende le scarpe al chiodo. Luca, però, non ha lasciato il segno solo in azzurro. Anzi, con Baggio nel Brescia già prometteva bene, ma furono gli anni al Palermo a consacrarlo.

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Domenica Lucagol giocherà la sua ultima partita al Bentegodi, poi aspetterà offerte. "Parlerò col presidente Setti, ma non c'è nulla di deciso". Se Della Valle volesse, insomma, lo spazio per riportarlo al Franchi ci sarebbe ancora. In fondo la Fiorentina avrebbe bisogno come il pane di un uomo come Toni.

(l'articolo completo sul quotidiano in edicola)

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