"Un primo passo. Ma il caso è tutt’altro che chiuso. Ieri mattina Walter Mattioli, Presidente della SPAL, ha chiamato Mario Cognigni e Giancarlo Antognoni per scusarsi. Chiamata che ha fatto molto piacere alla società - scrive La Gazzetta dello Sport - ma ritenuta inferiore al danno. Anche la scelta della telefonata privata, mentre le accuse erano state pubbliche, non è piaciuta alla Fiorentina né al calciatore. Che si aspettava almeno due cose. Una chiamata immediata diretta e soprattutto che le scuse avessero almeno la risonanza mediatica che hanno avuto le dichiarazioni di domenica. Un virgolettato da consegnare a tutti. La «segretezza» della telefonata per tentare di rimediare è stata vista quasi come un’ulteriore provocazione dal’entourage di Federico Chiesa che si aspettava il coraggio di andare davanti a tutti a riconoscere la falsità delle accuse. La famiglia del calciatore - spiega la rosea - attenderà un attimo per capire le mosse successive delle parti. Ma non esclude alcuna ipotesi per il futuro, stanca degli attacchi personali al ragazzo.
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Chiesa, Mattioli si scusa ma al giocatore non basta
La telefonata dopo gli attacchi nel post-partita di SPAL-Fiorentina
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