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Astori poteva essere salvato: inchiesta per omicidio colposo, nel mirino due visite mediche

La Nazione riporta alcune novità riguardanti le perizie per il decesso del Capitano viola

Redazione VN

"La Procura di Firenze è giunta alla conclusione che Davide Astori poteva essere salvato. Dopo aver analizzato le perizie del consulente Domenico Corrado - professore presso l'Università di Padova - il fascicolo per omicidio colposo non è più a carico di ignoti, bensì obbliga i responsabili della medicina sportiva di Cagliari e Firenze - dove Astori ha effettuato le visite - a presentarsi davanti al pm. Secondo il procuratore Giuseppe Creazzo, ci furono segnali non ascoltati.

"Come riportato da La Nazione, il calciatore bergamasco non ha mai avuto problemi a superare i test di idoneità. Eppure nell’ultimo, effettuato nel luglio del 2017 dal direttore della medicina di sport dell’ospedale di Careggi, Giorgio Galanti, destinatario di uno dei due avvisi di garanzia, si era palesata un’extrasistolia a due morfologie. Un indizio che andava interpreato diversamente, secondo gli inquirenti che in questi giorni hanno «invitato» a comparire in procura i medici sportivi che hanno dato l’ok per l’attività.

"La prima perizia, quella che ha dato il via all'indagine, ha stabilito che Astori è deceduto a causa di una forma di cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, patologia scoperta nel 1979 proprio da uno dei due medici incaricati, Gaetano Thiene. Questa malattia - spiega il quotidiano - uccide progressivamente le cellule del miocardio, sostituendole con cellule di grasso e fibrose che possono ostacolare il funzionamento elettrico del cuore: si manifesta con pochi sintomi, specialmente nella fase iniziale.