senza categoria

Sousa: “Con il Milan mi è piaciuto tutto, Joaquin in un momento delicato”

Le parole del tecnico viola alla vigilia della sfida contro il Torino

Pier F. Montalbano

Dalla sala stampa dello stadio Franchi a partire dalle 16 le parole del tecnico viola Paulo Sousa alla vigilia della partita contro il Torino, prima trasferta della stagione per la Fiorentina:

"Della partita contro il Milan mi è piaciuto il coraggio di giocarla anche sotto pressione, la continuità di controllare il gioco con il possesso palla sapendo che in alcuni momenti bisogna saper sorprendere l'avversario. Ma dobbiamo migliorarci in tutti i settori. Mi è piaciuto tantissimo non prendere gol, ma in generale mi è piaciuto tutto. E' superficiale fare paragoni con Montella dopo una sola partita, dobbiamo sempre prendere le migliori decisioni, non conta solo la prestazione dei singoli in campo. Serve il controllo delle emozioni e questa è una componente sulla quale lavoro tutti i giorni. Fa piacere che tutti parlino ora di noi, ci dà una forza in più".

"Dopo un ottimo precampionato? Ci siamo, nonostante siamo qualche gradino sotto a chi spende ed è abituato a vincere di più. Verdù? E' un ragazzo che ha tanta esperienza, può giocare su due linee, è un giocatore diverso rispetto a quelli che abbiamo in rosa. Abbiamo il bisogno di avere continuità sulle tre competizioni, ci aiuterà".

"Settimana difficile? Le aspettative sono sempre alte, quando vinci in casa contro una squadra importante può metterti ansia per le partite seguenti, ma non guardiamo a questo. Joaquin? Ha fatto capire sempre la sua volontà, è un ragazzo che emozionalmente sta passando un momento delicato, chiedo a tutti sensibilità".

"Cambi rispetto alla partita contro il Milan? Lavoro durante la settimana sui miei principi di gioco, poi ho un piano strategico per ogni partita. Dipende dai ragazzi e dall'impressione che mi fanno capire per prendere la decisione. Il compleanno domani? E' il destino, durante la mia carriera ho già fatto partite nel giorno del mio compleanno, la più bella quando ero in Ungheria e dopo tanti anni la squadra è tornata in Europa League. Tutto lo stadio mi fece gli auguri, in generale comunque ho avuto più soddisfazioni che amarezze".

"Se sarei tranquillo se il mercato finisse oggi? Sì, lo sarei di più, ma so che la società sta facendo tantissimo per migliorare la qualità della rosa. Più competitività abbiamo e meglio faremo".

"La sessione a porte aperte? L'anima di una squadra sono i tifosi, è bello vedere tanti bambini. Il calcio ci da la possibilità di essere tutti un po' bambini. Mexes? Parlo solo dei giocatori che ho già. Il compleanno della Fiorentina? Faccio anche io gli auguri alla società, spero che questi anni che verranno porteranno gioia, nel presente e nel futuro".

"Roncaglia? Lavoriamo sull'aspetto emozionale, sia con la palla che senza palla, e lo facciamo anche con lui. Deve avere alcuni abitudini diverse in campo, deve ricominciare con abitudini diverse per controllare il suo agonismo. Mati Fernandez? E' arrivato in ritardo, ma ha lavorato tantissimo e quasi tutti i giocatori sono pronti e anche lui si sta avvicinando al livello della squadra"

"Vecino? Durante la settimana è arrivata la sua famiglia e suo figlio appena nato, l'ho visto benissimo".