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Sembrava lo 0-5 con la Juve. Ma allora fu cacciato Corvino, stavolta invece…

Dopo quel 17 marzo 2012, la proprietà allontanò il responsabile dell'area tecnica. Stavolta i Della Valle non ci sono e lo stesso Corvino punta il dito sui tifosi

Simone Bargellini

Un'umiliazione così, al Franchi, non si viveva da anni. E a molti è tornato alla memoria quel funesto 17 marzo 2012 quando la Juventus di Conte inflisse alla Fiorentina un 5-0 destinato a rimanere negli annali. Come l'1-4 di ieri, contro un Verona penultimo in classifica e reduce da un poker di sconfitte consecutive, in una partita da non credere. Almeno però, nella primavera di 6 anni fa, la Fiorentina aveva ancora una proprietà che si interessava alla squadra, con Andrea Della Valle che assistette dal vivo al tracollo. La prima decisione fu l'allontanamento di Pantaleo Corvino, responsabile tecnico di quello scempio, e il successivo avviamento di un nuovo - ambizioso - ciclo.

Stavolta invece è probabile che i proprietari viola neanche abbiano visto la partita (del resto non conoscono più della metà della rosa, non avendoli mai incontrati) ed è certo che Corvino rimarrà saldamente al suo posto. Non solo, ma lo stesso dirigente accanto ad alcune scuse di circostanza, ha pensato bene di puntare il dito su "un clima non ideale per lavorare". Non ci credete? Leggete QUI. Come se la disfatta di ieri, in una stagione in cui la Fiorentina è 11esima in classifica, non dipendesse dallo smantellamento tecnico della scorsa estate, dal dimezzamento del monte ingaggi, dal maxi attivo di mercato e dalle scelte dello stesso Corvino. Ma - quasi quasi - dipendesse dai tifosi a cui "sembra non andare bene niente". Beh, a pensarci bene forse siamo messi peggio di quel 17 marzo 2012...