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Un piccolo grande equivoco di nome Gerson. E quelle sliding doors con Empoli

Gerson come Pjaca? Macchè. Il brasiliano stava finendo all'Empoli, è stata una totale scommessa

Simone Bargellini

Avrebbe potuto disputare Fiorentina-Empoli, in programma domenica, con la maglia azzurra. Perchè ad inizio luglio era quasi tutto fatto per il suo trasferimento alla corte (allora) di Andreazzoli, prima che si inserissero i viola. E Gerson scelse Firenze, dove fu accolto dallo scetticismo di massa, un po' per il valore del giocatore e molto per la formula (prestito secco) più adatta ad una "piccola" che non ad una - teorica - "medio grande" come la Fiorentina. Ricordare le sliding doors di Gerson serve anche per riportare alla giusta dimensione il giudizio sul rendimento del brasiliano fin qui. Troppo spesso il 21enne di Rio de Janeiro viene accomunato a Marko Pjaca come "i due che avrebbero dovuto fare la differenza" dimenticando che invece le premesse erano molto diverse. Se infatti il croato veniva considerato un grande talento da recuperare dopo i tanti infortuni, Gerson era invece una scommessa a tutti gli effetti. Non a caso le richieste per il primo erano molteplici (e fu decisivo il rapporto tra Naletilic e Corvino), mentre il secondo stava - appunto - per finire in una neopromossa. A Firenze fin qui sono state più le ombre che le luci, questo è vero, ma non è certo sorprendente considerando che in due anni alla Roma le presenze da titolare in campionato erano state 11 (e senza infortuni). In base a cosa Gerson avrebbe dovuto fare la differenza nella Fiorentina? Gerson via a gennaio? Ecco come stanno le cose

http://www.violanews.com/stampa/la-rottura-dei-della-valle-con-le-curve-e-totale-con-lempoli-non-ci-sara-aria-di-festa/

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