Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

news viola

Tutto da prendere

Chiesa abbracciato dal parterre di maratona del Franchi

Juventus-Fiorentina, una partita mai banale, con corsi e ricorsi storici che da sempre la rendono per molti unica, quasi di vitale importanza. Lasciando da parte tutto ciò va oltre il campo, la squadra viola si ritrova al primo, vero, difficile...

Stefano Fantoni

"La nostra incoscienza giovanile deve essere un'arma, significa andare in campo per dare il massimo. Dobbiamo puntare su noi stessi. Siamo motivati, su questo non ci sono dubbi". Così parlò Stefano Pioli alla vigilia di Juventus-Fiorentina. Una partita mai banale, con corsi e ricorsi storici che da sempre la rendono per molti unica, quasi di vitale importanza. Lasciando da parte tutto ciò va oltre il campo, la squadra viola si ritrova al primo, vero, difficile esame della stagione.

La sfida contro l'Inter, infatti, vide poco protagonista una Fiorentina in fase embrionale, figlia di un mercato velocizzato nel giro di pochi giorni e di poco lavoro sul campo. Questa, che ha nelle gambe tre gare con i soliti elementi, piano piano sta trovando la quadratura del cerchio e va all'Allianz Stadium con la spavalderia tipica di chi non ha niente da perdere, ma tutto da prendere.

Il divario tecnico è evidente, figlio di due realtà che viaggiano su piani distanti e paralleli, destinati a non incontrarsi mai. La logica sbilancia il pronostico dalla parte di Dybala e compagni, reduci da sei vittorie su sei nelle ultime sfide casalinghe in campionato contro i viola, nonché a punteggio pieno nel torneo in corso. Ma può accadere anche l'imponderabile, come quel 2 marzo 2008, quando Gobbi, Papa Waigo e Osvaldo fecero gioire per l'ultima volta i tifosi viola in casa dei bianconeri.

Incoscienza, grinta, leggerezza e concentrazione. La formula di Pioli è chiara. Il suo collega Allegri non si fida e, pur varando un discreto turn-over, è pronto a schierare tutti i big. Duello in salsa River tra Pezzella e Higuain, sulle corsie Laurini e Biraghi dovranno fermare Mandzukic e Cuadrado, una gabbia per arginare lo straripante Dybala. E poi gli strappi di Chiesa, il killer instinct di Simeone, i guizzi di Benassi e Thereau, per creare pericoli dalle parti di Szczesny. Basterà per sovvertire la logica e prendersi qualcosa che manca da nove anni?

tutte le notizie di