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Tunnel senza fine. E la classifica piange

Serviva una vittoria a tutti i costi a Frosinone, alla luce anche degli scontri diretti europei. Invece è arrivato il quarto pareggio consecutivo. La classifica piange. Saranno due settimane complicate, interminabili, all'insegna di critiche e...

Stefano Niccoli

Non c'è due senza tre e il quattro vien da sé. Peccato che ad accompagnare quest'ultimo numero non ci sia la parola vittorie, ma pareggi. La Fiorentina è entrata in un tunnel del quale non si riesce a vedere ancora la fine. La crisi è ufficialmente aperta. L'1-1 di Frosinone ha messo ancor di più a nudo i tanti difetti della squadra viola. Poca qualità e interdizione a centrocampo, nessun cenno di vita da Pjaca e Simeone impegnato a fare a sportellate con i difensori avversari, ma a secco di gol. Risultato: il Cholito non la butta dentro dal 19 settembre e, cosa più grave, i gigliati hanno subìto la quarta rimonta consecutiva. Il tutto di fronte ad un avversario certamente più in fiducia e in salute rispetto a qualche settimana fa, ma dotato pur sempre di mezzi tecnici limitati.

E pensare che ad inizio ripresa la partita si era messa sui binari giusti grazie al gol di Benassi. Da quel momento in poi, però, la Fiorentina non ha avuto la cattiveria di dare la mazzata alla gara. Anzi, è stato il Frosinone, pur non facendo cose sfavillanti, ad alzare il baricentro. I viola hanno rialzato i giri del motore poco prima del 90', ma non hanno saputo chiudere al meglio alcuni contropiedi. Il calcio, si sa, è semplice quanto crudele a volte. Se non metti in ghiaccio le partite, la beffa potrebbe arrivare da un momento all'altro, per sfortuna o bravura degli avversari. Pinamonti ha scelto la seconda strada. La mancata capacità di raddoppiare contro un avversario modesto dimostra quanto tanto manca alla Fiorentina per diventare grande.

Era una partita da vincere a tutti i costi, alla fine è arrivato un triste 1-1. I rimpianti sono tanti, alla luce anche degli scontri diretti europei in programma nel fine settimana. La classifica piange, è triste e anonima. Saranno due settimane complicate, interminabili, all'insegna di critiche e maxi processi a giocatori e allenatore. I primi hanno le loro colpe, ma anche Pioli le ha. I cambi di Frosinone non hanno convinto. Servono risposte a partire dal 25 novembre, giorno di Bologna-Fiorentina. Manca, però, un'eternità a quella domenica.

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