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Stagione disastrosa, ma non è ancora il momento dei bilanci. Abbassiamo i toni

La speranza è non vivere più stagioni del genere, ma i processi dovranno iniziare solo dalle 22.30 di domenica. In gioco non c'è solo la salvezza, ma anche il futuro

Stefano Niccoli

Un mese fa non avremmo mai pensato che la Fiorentina si sarebbe giocata la salvezza all'ultima giornata contro il Genoa. Dalla partita contro l'Atalanta in Coppa Italia, però, la situazione è precipitata. Domenica ci sarà da sudare, non fosse altro perché il Grifone dell'amico Cesare Prandelli è ancora più disperato della squadra viola.

La Fiorentina dovrà pensare solo a se stessa. Sperare in aiuti altrui sarebbe sbagliato. L'Inter è favorita contro l'Empoli, ma è capace di tutto, nel bene e nel male, e la formazione di Andreazzoli, reduce da tre vittorie consecutive, viaggia a mille.

Pezzella & co. non possono sbagliare la partita spartiacque di domenica. In gioco non c'è solo la permanenza in Serie A, ma anche il futuro. La pazienza dei tifosi nei confronti della proprietà è finita da tempo, ma per novanta minuti i dissidi dovranno essere messi da parte per il bene della maglia viola. E' necessario abbassare i toni. A tal proposito, bene che l'ACCVC abbia deciso di sospendere la contestazione. 

L'annata è stata disastrosa, la speranza è non vivere più stagioni del genere, ma non è ancora arrivato il momento dei giudizi e dei bilanci definitivi. Priorità al campo, dove la palla peserà cento chili. Firenze deve stringersi attorno alla Fiorentina. Dalle 22.30 di domenica, indipendentemente dall'esito della gara contro il Genoa, via ai processi.

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