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Simeone su Lafont: “Mai visto uno così alla sua età”. E sul Dalai Lama e i cannonieri…

L'opinione dell'attaccante argentino sulle colonne della rosea

Redazione VN

"Il giocatore della Fiorentina Giovanni Simeone ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:

"«Ho appena finito di leggere un libro sul Dalai Lama. Mi piacerebbe incontrarlo. Mia mamma ha avuto il piacere di conoscerlo. Mi ha raccontato di come sia rimasta colpita dalla sua calma. Dalla capacità che ha di saper sempre indicare la soluzione giusta ai vari problemi». Giovanni Simeone merita di essere raccontato oltre i suoi gol. Il Cholito è tante storie. Che si intrecciano. Affetti familiari che hanno indirizzato la sua vita, sentimenti forti, curiosità per quello che lo circonda, fame di crescere. Pioli ha ricordato che nella passata stagione non ha mai saltato un allenamento. E neppure una partita. Il segreto? La capacità di tirare sempre fuori il meglio da se stesso. «Il punto di partenza – dice il giocatore – è che comanda la testa. Nel mio caso, anche sui piedi. Non sono nato campione. Ma grazie alla mia mentalità mi sono lasciato alle spalle calciatori potenzialmente più forti. È arrivato in Italia l’esempio massimo della mia filosofia: Cristiano Ronaldo. Lui non è nato fenomeno ma lo è diventato con il lavoro e la volontà. CR7 è un modello da imitare».

"Dove trova questa energia?

"«Dalla somma di tanti comportamenti. A esempio, mi piace leggere. Mia zia mi ha appena regalato il libro: “Il piacere del silenzio”. Ogni libro ti lascia qualcosa su cui riflettere. E poi la concentrazione. A volte chiudo gli occhi e immagino un gol, un gesto tecnico. Un dribbling. Poi provo a ripeterlo in campo. La concentrazione va allenata. L’importante è non imboccare strade sbagliate».

"Ad esempio?

"«Pensare di essere già arrivato. L’umiltà è la mia miglior alleata, ancora non ho fatto niente in carriera. E poi un altro aspetto».

"Prego.

"«Non è vero che il calciatore che viene da una famiglia povera ha più fame rispetto a uno nato da genitori ricchi. Io ho la “garra” giusta eppure i miei sono benestanti. La fame è qualcosa che deve venirti dal cuore. E devi averne per poter eccellere in qualsiasi mestiere. In tanti mi hanno detto: “Ma perché invece di faticare dietro a un pallone non te ne stai su una spiaggia dei Caraibi a fare festa per tutta la vita? Non hai certo problemi di soldi”. Io mi sono dato degli obiettivi e per centrarli sono pronto a faticare».

"L’esempio di papà è stato prezioso.

"«Vero. Ma mio padre è stato anche una figura ingombrante. Se sono entrato nei ragazzi del River è stato perché mi chiamavo Simeone. All’inizio tutti mi guardavano con sospetto. Era come se camminassi con l’ombra di mio padre accanto. È stata dura, credetemi».

"Magari un giorno sarà il centravanti della squadra del Cholo.

"«Intanto ha preso Kalinic. Ho girato a mio padre quello che pensano di Nikola i giocatori della Fiorentina che ci hanno lavorato insieme. A Kalinic dico che per vivere bene nell’Atletico bisogna sacrificarsi».

"L’ultimo consiglio che le ha regalato nonno Carlos?

"«In questo momento è arrabbiato con la nonna. E sa perché? Perché nonna Nilia fuma, beve, mangia male e scoppia di salute mentre lui fa una vita perfetta ed è malato».

"Si parla di una sua possibile convocazione nella Seleccion.

"«È dura. Ma per me non esiste la parola “impossibile”. Ma devo fare bene nella Fiorentina».

"La squadra a sembra in grado di conquistare un posto in Europa.

"«Piano. Sulla carta noi siamo più forti rispetto a un anno fa. Ma anche Lazio, Milan, Atalanta e Torino sono cresciuti. L’Europa deve essere un obiettivo, non un’ossessione».

"Chi vincerà la classifica dei cannonieri?

"«Punto su Ronaldo. Con Dybala forma una coppia da sogno».

"La Fiorentina propone il tridente con lei, Chiesa e Pjaca.

"«Pjaca mi piace. È entrato bene nel gruppo. È allegro, parla italiano. Nell’uno contro uno è uno spettacolo. E con Federico abbiamo fatto passi avanti importanti nella conoscenza anche fuori dal campo. Siamo un bel tridente. Io punto a 15 gol».

"È piaciuto molto anche Lafont.

"«Mai visto un portiere così giovane con la sua qualità».

"La Fiorentina è la squadra più giovane della Serie A.

"«Un dato bello e pericoloso. I giovani sono ambiziosi e non si pongono tetti. Ma ci mancherà un po’ di esperienza».

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