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SimeOn(e) o SimeOff?

Simeone sta faticando a segnare, adesso anche le prestazioni sono in calo. Pioli ha rispolverato Thereau ma si aspetta un rinforzo dal mercato...

Stefano Rossi

Stagione 2004-05: ricordate lo striscione ZOn-ZOff? Giocava col cognome del grande Dino, allora allenatore viola che ha coniato l'espressione "cattivi pensieri" rimasta nel grande vocabolario viola. Ecco, per Giovanni Simeone vale qualcosa di simile anche se per motivi differenti. L'allora tecnico della Fiorentina restava impassibile, davanti ai torti arbitrali e alle prestazioni di una squadra con evidenti limiti tecnici. Il Cholito invece si è ingolfato, non riesce più a segnare. Non una novità assoluta, visto che già lo scorso anno ebbe un lungo periodo di digiuno dal gol. Il male peggiore di un attaccante, ma pur sempre curabile.

Adesso Giovanni sembra cambiato anche nel linguaggio del corpo all'interno della partita. La garra, quella cattiveria agonistica che lo caratterizzava sembra allentata. In passato Simeone sbagliava la conclusione, adesso gli capita di non arrivare proprio a colpire il pallone. Paradossalmente tutto è iniziato quando è stato convocato per la prima volta in Nazionale. Una forte carica emotiva può averlo prosciugato? Può essere. Fino ad oggi ha realizzato soltanto due gol, troppo pochi per i 18 milioni che è stato pagato. "Giovanni lavora bene, non deve fare niente di diverso da quelle che fa" insiste Pioli. Che però non vuole ma, soprattutto, non può cambiare. Già, in panchina le alternative latitano. Vlahovic è giovane, forse troppo. L'allenatore lo ha inserito, per pochi minuti, solo due volte. Contro Bologna e Juventus ha rispolverato addirittura Thereau, cosa che non pare essere piaciuta a tutti i dirigenti viola.

Il mercato di gennaio, quello che è il caso di dirlo durerà quanto Natale e Santo Stefano, è ormai vicino. Corvino e Freitas stanno studiando e cercando i profili che possano fare al caso della Fiorentina, rispettando cifra tecnica e quella economica. Intanto Simeone continua ad allenarsi forte, la fame di gol e la voglia di mettersi alle spalle critiche e polemiche gli stanno dando la forza per non mollare. A Reggio Emilia una nuova prova d'appello.

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