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Simeone bocciato (per una volta), ma Vlahovic dov’è?

Vlahovic è stato scelto come vice Simeone, ma non schierare il serbo quando il Cholito è in panchina, vuole dire contraddire la decisione presa in estate

Stefano Niccoli

Una panchina inattesa, almeno stando alle indiscrezioni della vigilia. Pioli ha sorpreso tutti non schierando titolare Simeone contro il Torino. Se le esclusioni di Pjaca e Gerson erano da mettere in conto, quella del Cholito ha spiazzato tifosi e giornalisti. L'augurio è che l'argentino tragga beneficio dallo stop - seppur non per 90 minuti - di sabato sera.

Al suo posto il tecnico si è affidato a Mirallas. Com'è andata, purtroppo, lo sappiamo. Pochi, pochissimi palloni toccati e nessun supporto alla squadra. In due parole: esperimento fallito.

In maniera legittima viene allora da chiedersi: dov'è Vlahovic? Il serbo è stato scelto in estate come vice Simeone, seppur con tutti i rischi del caso legati alla giovane età (è un classe 2000) e alla nulla esperienza in Serie A. Tutto ok, ma non schierare l'ex Partizan Belgrado quando il Cholito è in panchina, vuol dire contraddire la decisione presa pochi mesi fa. Pioli, a differenza del suo predecessore Paulo Scusa, sta confermando di avere poco coraggio a lanciare i giovani.  Non a caso Vlahovic ha giocato solo due spezzoni di partita, contro Inter e Cagliari. Il discorso può essere allargato a Sottil, in campo per pochi minuti soltanto contro Sampdoria e Lazio.

Da un punto di vista tattico, poi, è palese come sia meglio avere un attaccante vero, e lo spilungone Vlahovic lo è senza dubbio, piuttosto che un falso nove come lo è stato sabato Mirallas, notoriamente un'ala.

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