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Se son rose…

Lezzerini è stato tra i migliori nella vittoria contro il Chievo. Con l'infortunio di Tatarusanu, potrebbero esserci novità tra i pali. Ma al classe 1995 non va messa troppa pressione addosso

Stefano Niccoli

Contro il Chievo ci ha pensato il “casco” nero di Carlos Sanchez a regalare tre punti preziosi alla Fiorentina, ma non c’è dubbio che anche Luca Lezzerini abbia avuto un ruolo importante nella vittoria di ieri sera. Il portiere classe 1995, alla sua seconda partita al Franchi in campionato dopo quella contro il Frosinone la scorsa stagione, si è fatto trovare pronto quando è stato costretto a sostituire l’infortunato Tatarusanu poco prima della fine del primo tempo. Inizialmente ha fatto correre un brivido di paura ai tifosi con un’uscita a vuoto che, per fortuna, non ha creato danni alla squadra di Sousa. Col passare dei minuti, però, il buon Lezze si è messo alle spalle la tensione e l’emozione dell’esordio stagionale, dimostrandosi sempre più sicuro sulle uscite e miracoloso in alcuni momenti della gara. Come al 53’, quando si è reso protagonista di un bell’intervento su Meggiorini.

I tifosi e i giornalisti lo hanno promosso (GUARDA LE PAGELLE DELLA STAMPA FIORENTINA). Anche Frey, non uno qualunque, ha incoronato il giocatore romano (LEGGI QUI). Buona la prima, dunque, per un portiere stimato dagli addetti ai lavori, ma che, di fatto, non gioca con continuità da quando ha lasciato la Primavera. Alcuni lo avrebbero voluto mandare via in prestito per farsi le ossa, ma, alla luce della prestazione di ieri e dell’infortunio subìto da Tatarusanu, lo scenario, per Lezzerini, potrebbe cambiare. Nel post partita, Sousa ha detto che non ci sono gerarchie in porta, ma se il rumeno dovesse restare fuori più del previsto, non sarebbero da escludere novità tra i pali. Una cosa, però, è certa al momento: l’ingresso in campo del classe 1995 ha decretato che è lui, e non Dragowski, il preferito di Sousa.

Sarà importante, adesso, non mettere troppa pressione al buon Luca che dovrà continuare a lavorare sodo, a testa bassa, senza distrazioni, come se ieri non fosse successo niente. Se son rose, fioriranno.