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Scuole appena iniziate, per la Fiorentina c’è già l’esame di maturità

Contro il Bologna vedremo se la Fiorentina è sulla via della guarigione o no. L'occasione di fare altri tre punti è ghiotta, ma la gara di sabato potrebbe essere "scorbutica". La passata stagione i viola si sono spesso "impantanati" in match simili

Stefano Niccoli

Cinque gol per conquistare i primi tre punti in campionato e per cancellare le sconfitte contro Inter e Sampdoria. Quella di domenica è stata una prova di forza, ma è vero che di fronte c’era un Verona pieno di problemi, sia in fase difensiva che offensiva. Servono test più impegnativi per capire se la Fiorentina è sulla via della guarigione o no. La gara di sabato contro il Bologna, come si suol dire, cade a pennello. I rossoblù sono reduci dalla sonora sconfitta per 3-0 contro il Napoli, ma non inganni il rotondo risultato a favore degli azzurri. Per gran parte del match gli uomini di Donadoni hanno creato più di un grattacapo alla banda di Sarri. La differenza, alla fine, l’hanno fatta il maggior tasso tecnico dei partenopei e alcuni errori degli emiliani, come quello di Pulgar in occasione del raddoppio di Mertens.

La possibilità di portarsi a sei punti è ghiotta, un’altra vittoria darebbe la possibilità di preparare senza eccessive pressioni la “battaglia” di mercoledì contro la Juventus a Torino, ma nella partita di sabato pomeriggio le insidie sono dietro l’angolo. Perché il Bologna – pur non avendo fenomeni – ha alcuni uomini di qualità come Verdi, Di Francesco e Palacio, uno che, nonostante l’età, sa ancora come si segna. Senza dimenticare Destro. L’ex Roma e Milan non ha più lo smalto di una volta, ma è pur sempre un attaccante da tenere d’occhio.

Insomma: la sensazione è che quella di sabato possa essere una gara “scorbutica”. Chi ha tutto da perdere è, ovviamente, la Fiorentina. Spesso nella scorsa stagione i viola sono rimasti impantanati in match simili. Solo per fare tre esempi interni possiamo citare i pareggi contro Sampdoria e Crotone e la sconfitta contro l’Empoli. Il vero test, dunque, non sarà quello contro la Juventus – sfida che si prepara “da sola” per ovvi motivi -, ma quello col Bologna, avversario meno quotato e quindi più facile da sottovalutare. Alla Fiorentina il compito di dimostrare di essere maturata rispetto all’annata passata.

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