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SCHEDA VN – È Gil Dias il colpo per la fascia sinistra. Un ritratto del giovane portoghese

Foto Getty Images

Saltato Jesé, approdato in Premier League, gli uomini mercato viola si sono lanciati sul talentuoso classe '96 del Monaco. Ma di che giocatore si tratta?

Simone Torricini

Si è parlato di Politano, di Jesé, per qualche giorno anche di Laxalt, e invece il nome del sostituto di Bernardeschi non ha nulla a che vedere con quelli precedenti. Il colpo è stato piazzato fuori dalla luce dei riflettori, in silenzio proprio come piace a Corvino. Il giocatore rinnoverà con il Monaco nelle prossime ore, dopodiché arriverà a Firenze in prestito biennale con un diritto di riscatto fissato a 20 milioni.

Un'esperienza allo Sporting Lisbona, qualche anno di rodaggio più intenso alla Sanjoanense e quello decisivo al Braga: la trafila di Dias all'interno dei settori giovanili portoghesi è varia, e gli apre le porte all'Europa che conta. Così, a 18 anni non ancora compiuti, si trasferisce al Monaco, dove viene aggregato alla Primavera della situazione. Nella prima stagione e mezzo in biancorosso il suo bottino parla di 9 reti in 24 presenze, mentre la seconda parte dell'annata 2015/16 la trascorre in patria, in Segunda Liga, dove riceve fiducia e si rivela l'uomo in più per il Varzim (15 gare giocate con 6 reti all'attivo in sei mesi). La scorsa estate si è invece aggregato al Rio Ave, club del nord del Portogallo che milita in Primeira Liga: lì mette a segno altre 6 reti, ma soprattutto trova spazio per la prima volta per una stagione intera. Di seguito, a giugno 2017, il ritorno al Monaco: da questo punto in avanti la storia è nota già da qualche ora.

Fisicamente piazzato (183cm per 78kg), Dias è un attaccante esterno che predilige la fascia sinistra ma non disdegna affatto quella destra, impiegabile all'occorrenza anche come seconda punta (lo ha fatto 10 volte in carriera) o trequartista. Di piede sinistro come Bernardeschi, è un giocatore molto creativo e tecnicamente esuberante a cui piace spostarsi lungo tutto il lato di competenza (talvolta rientrando anche all'interno del campo) per giocare il pallone con i compagni. Nella scorsa stagione ha effettuato mediamente 22.5 passaggi/partita, con una percentuale di successo pari al 78%. Come pochi altri suoi pari ruolo è un amante del gioco individuale, e per conseguenza del dribbling: nella scorsa stagione gliene sono riusciti oltre 2 a partita. Le statistiche ci dicono che è ancora un po' troppo "sprecone", visto e considerato che perde mediamente 2.4 palloni ogni partita, ma la giovane età (compirà 21 anni il prossimo 28 settembre) rende questa caratteristica assolutamente trascurabile.

Dal grafico sopra riprodotto, elaborato da WyScout, si evince come l'individualità rappresenti una caratteristica fondante dello stile di gioco di Dias. Un aspetto positivo se osservato da una certa prospettiva (ovvero: oggi di giocatori di personalità, in attacco, ce ne sono davvero pochi), ma che da un altro lato potrebbe indispettire più di qualcuno se dovesse degenerare. Sarà fondamentale in questo senso il lavoro di Pioli sul ragazzo, cui dovranno essere inculcati i principi di un gioco che prevede centralità per gli esterni - sia in fase offensiva che non. Servirà tempo e non si dovrà correre il rischio di bruciare le tappe, ma il tempo c'è.

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