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Questione di gerarchie

Nonostante sia stato il primo ad arrivare in estate, Vitor Hugo sta già perdendo terreno nelle scelte di Pioli. A giovarne, per ora, è stato Pezzella

Simone Torricini

C'era da aspettarselo: una squadra nuova, e quindi una difesa nuova, avrebbe difficilmente trovato certezze e stabilità fin da subito. Adattamento ai ritmi del campionato, al sistema di gioco e ai compagni di reparto e non sono da sempre ostacoli che devono essere necessariamente superati, e non è detto che tutti abbiano gli stessi tempi. Quelli di Vitor Hugo, ad esempio, sembrano essere particolarmente lunghi: arrivato per primo nella scorsa sessione di mercato e pagato una cifra considerevole se rapportata a tutti i dubbi del caso, il centrale brasiliano ha fallito alla prima chiamata di Pioli in campionato e non è stato riconfermato alla seconda occasione.

Al suo posto è stato scelto Pezzella, che di tempo per ambientarsi ne ha avuto meno ma che, tra la sgambata a Madrid e qualche allenamento, se lo è fatto bastare. Va detto che ha avuto la sua occasione nel momento peggiore, quando tutti gli occhi erano puntati sulla linea difensiva e ogni errore non mancava di venir sottolineato, ma accanto ad Astori ha senz'altro fatto una figura migliore rispetto a Hugo nella gara di San Siro contro l'Inter. Certo, il lavoro da portare avanti è ancora tanto, ed è assai probabile che nel corso delle prossime settimane Pioli possa rimettere mano agli ordini gerarchici del suo pacchetto arretrato. Con una certezza, che risponde al nome di Astori, e due potenziali titolari alle sue spalle.

Il tutto senza dimenticare Nikola Milenkovic. Nel giorno in cui Corvino ha tenuto la conferenza stampa di fine mercato, sulla scheda fornita dalla società ai giornalisti il nome del classe '97 figurava nella colonna dei giocatori "più per il futuro che per il presente", ma il serbo ha già mostrato maturità nel precampionato e Pioli lo tiene in grande considerazione. Nulla vieta che nel giro di qualche mese anche lui possa inserirsi nella corsa – che diventerebbe a tre – per una maglia da titolare. Questione di gerarchie, che ancora non sono definite e che proprio per questo daranno sicuramente da pensare a Pioli.

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