Quel pazzo sabato

C'è chi li sogna insieme nella Fiorentina del domani. C'è chi ne terrebbe solo uno. E chi li cederebbe entrambi. Il pazzo Fiorentina-Inter di sabato sera ha lasciato in eredità un Babacar in forma smagliante e un Bernardeschi lontano dai fasti dei mesi scorsi.

L'attaccante senegalese ha sfruttato nel migliore dei modi l'assenza di Kalinic per squalifica, segnando una bella doppietta da bomber vero e conquistando un rigore contro i nerazzurri di Pioli. Quel rigore calciato malamente dal buon Federico, che ha vagato senza meta per 57', uscendo tra i fischi (ingenerosi, ndr) del Franchi.

Applausi scroscianti per Baba, brusii e mugugni per Berna. Ruoli invertiti, in un'annata viola che quando sembra destinata a morire torna a farsi viva e a regalare nuovi spunti. I due canterani stanno percorrendo traiettorie opposte, in crescendo per Khouma e in calando per Fede. Entrambi con tante attenuanti: impiego col contagocce e un Kalinic in grande forma per il primo, infortuni che ne limitano l'integrità fisica per il secondo.

Un po' come nel film "Quel pazzo venerdì", in cui le due protagoniste si ritrovano una nel corpo dell'altra e dunque a vivere vite diverse. Così oggi Babacar e Bernardeschi, con il senegalese che dalla polvere della panchina si ritrova catapultato in prima pagina riconquistando la fiducia dei tifosi, mentre il carrarino compie il percorso inverso, suscitando quei dubbi e perplessità che prima non lo avevo minimamente sfiorato.

E allora chissà che da qui al termine della stagione non possa esserci un altro viceversa (altro film sul tema, ndr), oppure entrambi riescano ad imporsi come titolari e decisivi nella Fiorentina dell'oggi e, si spera, del domani.