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Porte girevoli e nuove gerarchie: come cambia il centrocampo della Fiorentina

Le cessioni di Borja Valero e Vecino, gli arrivi di Veretout e Benassi, ed ora il comunicato sulla permanenza di Badelj. La linea mediana della Fiorentina di Pioli sarà molto diversa da quella delle ultime stagioni

Simone Torricini

In principio furono i tre tenori, sulle cui qualità Montella pose le basi di una Fiorentina vivace e spumeggiante. Poi fu il turno di Sousa, che il centrocampo a tre non poteva proprio vederlo e per dare concretezza alle proprie idee si inventò il rinomato quadrilatero di centrocampo, Badelj-Vecino bassi e Borja-Ilicic a spalleggiare Kalinic. Da un ciclo all'altro, fino ad arrivare a quello che è ancora in fase preparatoria, sono passati anni; anni in cui di centrocampisti ne sono arrivati altri, tra buoni rincalzi e giocatori, come dire... poco funzionali. Ma le gerarchie sono sempre state chiare, definite: Aquilani-Pizarro-Borja prima, il quartetto di cui sopra poi, con rare eccezioni.

Il mercato attualmente in corso, invece, le gerarchie in essere le ha stravolte. Via Borja Valero, ceduto all'Inter e seguito a ruota da quel Vecino che tanto sembrava adatto al calcio pensato da Pioli, via anche quell'Ilicic che a dispetto del suo carattere mite e introverso da Sousa era considerato quasi un punto fermo. Al loro posto, in sostituzione più o meno speculare, si è deciso di puntare su una chiara politica di re-greening: dentro Veretout (classe '93) e dentro Benassi ('94), preceduti a gennaio dall'arrivo di Saponara ('91). Assieme a loro la conferma di Milan Badelj, arrivata poche ore fa attraverso un comunicato ufficiale, che di anni ne ha qualcuno in più ma serve come il pane per dare equilibrio e certezze ad una squadra nuova e in fase di costruzione. Senza tener conto dei già presenti Sanchez e Cristoforo, due che in un modo o nell'altro potranno sicuramente ritagliarsi il proprio spazio nel corso della stagione.

Ma passiamo alle gerarchie, perché è lì che la curiosità fa leva con più forza. Dato per scontato che Pioli vorrà servirsi del 4-2-3-1 tutt'ora in fase di rodaggio, il primo dubbio riguarda un nuovo arrivato: Marco Benassi. Se sia in grado di ricoprire una posizione più esterna non ci è ancora dato saperlo, ma se così fosse liberebbe una casella tra i due mediani che altrimenti gli spetterebbe di diritto. Chi è invece quotatissimo a sedersi in cabina di regia è ovviamente Badelj, alla quarta stagione in viola: con le partenze di Borja e Vecino è lui il profilo di maggior rilievo e personalità, e dovrà farsi carico di buona parte della fase di impostazione; al suo fianco Veretout è ad ora in vantaggio sulla candidatura di Sanchez, che si è fatto comunque valere nel precampionato e contenderà il posto al francese. Qualche passo indietro appare ancora Cristoforo, che è sì il centrocampista che ha raccolto maggior minutaggio nelle amichevoli disputate sin qui, ma che non ha mostrato grandi progressi nelle ultime settimane. Oltretutto i suoi limiti fisici lo rendono difficilmente collocabile, e nello specifico risulta particolarmente difficile ipotizzarlo tra i due mediani.

Alle spalle di Babacar (o di Simeone, più verosimilmente) dovrebbe avere un posto garantito Saponara, nonostante abbia perso una buona parte della preparazione per un problema alla caviglia. Quando rientrerà è comunque lecito aspettarsi grande considerazione nei suoi confronti da parte di Pioli, che sull'ex Empoli ha sempre speso parole di fiducia.

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