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Pioli nel mirino dei tifosi: ma siamo sicuri che sia (tutta) colpa sua?

La Fiorentina perde terreno e il settimo posto diventa un miraggio: nel mirino finisce mister Pioli

Simone Bargellini

Colpa dell'allenatore! E' il ritornello che si sente da settimane a Firenze con Stefano Pioli additato da molti come responsabile di una classifica che, alla luce della sconfitta di ieri, diventa molto complicata. Il settimo posto è lontano 5 punti e in corsa ci sono tante squadre di valore che fanno sembrare un miraggio l'approdo in Europa attraverso il campionato. Rimane la speranza della Coppa Italia, anche se a Bergamo tra quasi due mesi servirà un'impresa per accedere alla finale. Provando a fare un'analisi obiettiva, sicuramente qualcosa da imputare al mister viola c'è: una difesa che è diventata troppo vulnerabile, un gioco mai troppo convincente, la gestione dei cambi di più di una partita. Ma l'altra faccia della medaglia racconta di una Fiorentina che dall'arrivo di Muriel è diventata tra le squadre più letali d'Italia e d'Europa con quasi 3 gol di media a partita. Come dire, se gli date giocatori di qualità li sa utilizzare. E lo stesso Pioli è l'allenatore che nelle ultime settimane ha portato la Fiorentina a vincere con Torino e Roma in Coppa Italia, a pareggiare con Napoli e Inter rispettivamente seconda e terza forza del campionato. Purtroppo però in alcune partite chiave (vedi Udinese) qualcosa è mancato.

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Colpa dell'allenatore! è però un ritornello che si sente frequente quasi ovunque: da Spalletti a Di Francesco, da Inzaghi fino addiritttura ad Allegri, sono (o sono stati) al centro della critica dei loro tifosi. E allora la domanda sorge spontanea: fino a che punto può incidere un allenatore? E soprattutto, quanti allenatori (da "budget Fiorentina") farebbero molto meglio di Pioli? L'esempio di De Zerbi, molto in voga fino a qualche tempo fa, ha perso consistenza alla luce del rendimento del Sassuolo (7 punti nelle ultime 10) e qualche recente scoppola rimediata. Mazzarri? Sta rilanciando la sua immagine nel recentissimo periodo dopo svariate difficoltà e critiche, ma il Torino ha una rosa di valore probabilmente superiore e comunque il tecnico percepisce 2 milioni a stagione, il doppio di Pioli. Ci sarebbe Gasperini, il cui lavoro all'Atalanta in questi anni merita applausi - un po' meno certi suoi atteggiamenti - ma sembra la classica eccezione alla regola (e comunque ha fallito in altre precedenti esperienze). E poi chissà se accetterebbe di lasciare Bergamo per allenare questa Fiorentina, ormai lontana dalle ambizioni di un tempo. E se il "vero" problema della Fiorentina fosse per caso il valore della rosa?

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