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Pioli: “Il rilancio dei Della Valle non è una barzelletta, la Fiorentina tornerà in alto. Alla squadra ho detto…”

Le parole di Stefano Pioli alla vigilia di Atalanta-Fiorentina: "Sento spesso Diego e Andrea, la Fiorentina tornerà competitiva"

Simone Bargellini

La gara di domani a Bergamo con l'Atalanta (ore 18) vale tanto per la Fiorentina, che in caso di vittoria accorcerebbe su una concorrente per l'Europa. In caso contrario la stagione diventerebbe sempre più grigia. Mister Stefano Pioli presenta la partita nella classica conferenza stampa di vigilia, ecco le sue parole.

"Abbiamo tantissime motivazioni, per esempio vogliamo migliorare la classifica del girone d'andata. Sicuramente non mi piace vedere la Fiorentina nella seconda metà della graduatoria, non vorremmo finire lì il campionato. Ma che fosse una stagione difficile era preventivabile perchè la squadra è stata rinnovata quasi totalmente. Poi è vero che abbiamo avuto un momento in cui eravamo vicini al sesto posto, ma questo resta un anno in cui gettare le basi per il futuro. Credo che il lavoro fatto fin qui sia positivo.

Il fatto di aver giocato bene con la Juventus ma non aver raccolto punti ci deve preoccupare per certi versi, perchè se giochi bene devi fare risultato, è un piccolo step che dobbiamo ancora fare. L'Atalanta è una squadra forte, che ha fatto una grande stagione l'anno scorso e che ha inserito in estate giocatori utili al suo progetto. E' una squadra molto fisica, molto intensa - insieme a noi è la squadra che fa più contrasti - ed è forte sui calci piazzati. Detto questo possiamo giocarcela come abbiamo fatto all'andata.

Il portiere? Giocherà Sportiello, ha fatto sicuramente un errore con la Juve ma non si può giudicare solo per quello. Sportiello ha l'occasione per superare quell'errore, ha le qualità per fare bene.

Dare spazio a chi ha giocato meno? Ho un obiettivo da qui a fine stagione, mettere sempre in campo la squadra migliore per provare a vincere le partite. Le valutazioni sui giocatori le ho già chiare e saranno ancora più chiare da qui a maggio, non posso mettere in campo una squadra pensando solo al futuro, devo pensare a vincere le partite. Osservo i giocatori tutti i giorni, sta a loro dimostrare di meritare spazio.

I Della Valle? Li sento tutte le settimane e ultimamente anche di più. Mi ripetono sempre che il progetto è ripartito e l'obiettivo è riportare la Fiorentina ad essere competitiva stabilmente per l'Europa. Questo è l'anno zero. Non sono qui a raccontare barzellette, credo in quello che mi viene detto perché i fatti si stanno confermando.

Cosa mi preoccupa di più? Il fatto che non riusciamo spesso a concretizzare quanto creiamo. Nelle ultime partite la fase difensiva è stata buona, sia col Bologna che con la Juventus, in fase offensiva dobbiamo trovare il modo di essere più efficaci altrimenti si vanifica l'ottima costruzione di gioco. E' questo l'aspetto più importante su cui stiamo lavorando. Cambiare? Spesso lo facciamo, anche con gli stessi uomini, può anche essere che sia il momento di cambiare qualcuno.

Qualcosa non ha funzionato dal punto di vista nervoso dopo la sosta, non siamo riusciti ad attaccare subito la spina contro la Sampdoria, contro il Verona è stata una partita strana e difficile da spiegare. Ma non parliamo sempre di pause, guardiamo le ultime due prestazioni, la squadra ha reagito dimostrando di avere dei valori. Adesso l'obiettivo è trovare continuità. Alla squadra ho detto che questi due mesi e mezzo finali daranno il verdetto sulla bontà del nostro lavoro, i bilanci si faranno tra 14 partite. Non siamo contenti di questa classifica, ma ci sono le basi per il futuro.

Borussia Dortmund-Atalanta? L'ho vista, ha solo confermato quanto di buono già sapevamo su di loro. E' vero che hanno giocato giovedì, ma ormai si stanno abitando al doppio impegno e non dobbiamo aspettarci nessun vantaggio.

Acciaccati? L'unico non disponibile sicuro è Laurini ma anche Saponara ha avuto un affaticamento muscolare. E' convocato ma faremo un provino domattina per capire le sue condizioni.

Gil Dias? Ha delle ottime qualità, sta crescendo, ma deve diventare più concreto. E' un giocatore che può spaccare le partite, ma deve sprecare di meno, non mi riferisco alla palo contro la Juve che è solo frutto della sfortuna. Può diventare un giocatore importante, ha margini di miglioramento. E' un po' il discorso che vale per tutta la Fiorentina.

Ianis Hagi? Le scelte tecniche sono solo mie, ci mancherebbe altro. Me ne assumo le responsabilità. Se non l'ho fatto giocare è perchè ritenevo altri giocatori migliori di lui.

Se mi sento in bilico? Sento la fiducia della società e l'ho sempre sentita. Poi conosco il mio lavoro e so che molto dipende dai risultati.

Giocare con due punte? Con Falcinelli ci sono più possibilità, può giocare con Simeone mentre lo vedevo meno compatibile con Babacar. Chiesa più vicino alla porta? Federico è stato un po' penalizzato solo contro la Lazio, dove doveva coprire tutta la fascia. In generale cerchiamo di sfruttarlo il più possibile in zona offensiva, ma nel calcio moderno solo Messi può permettersi di non fare la fase offensiva. E Chiesa non è Messi (ride, ndr).

Non mi dà fastidio sentir dire che dovrei far giocare questo o quello, fa parte del calcio. Chi gioca è perché dimostra di meritarlo di più durante gli allenamenti, ma non perché non si impegna, ma perché è meno pronto o almeno perché l'allenatore fa altre valutazioni".

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