news viola

Pioli si sbilancia: “Chiesa è il nuovo Mbappé. Abbiamo il 49% di chance di andare in finale di Coppa”

Le parole dell'allenatore viola, dagli studi di Radio Bruno Toscana

Redazione VN

Ospite negli studi del Pentasport di Radio Bruno, l'allenatore viola Stefano Pioli parla a 360° della Fiorentina:

Dopo 22 anni ho ritrovato Firenze simile a quella che avevo lasciato, adesso lavoro di più ma allo stesso tempo mi godo maggiormente la città perché durante la vita da calciatore non ero dotatissimo a livello fisico e per recuperare avevo bisogno di riposare. Il mio modello? Per come migliora i giocatori, per i metodi e per averlo visto una settimana da vicino, mi sarebbe piaciuto essere allenato da Guardiola. Quotidianità? Dalle 8 del mattino alle 6 di sera sto al Centro Sportivo. A Firenze ho ritrovato la passione, ancora un po' nascosta, non fiorita. In questa stagione, e purtroppo anche per quello che abbiamo passato ho visto entusiasmo e coinvolgimento totale: i fiorentini che mi ricordavo.

Perché non ho cambiato Hugo con l'Atalanta (nella gara di Coppa Italia n.d.r.)? La partita era equilibrata nei primi 20 minuti, poi Ilicic si è acceso e lo ha saltato. Ho aspettato la fine del primo tempo perché non è facile cambiare le posizioni in campo, in particolare in alcune zone del campo. Le pagelle? Non le leggo, troppe volte i giornalisti sono condizionate da un pallone, da un episodio. Per dare peso alle nostre prestazioni abbiamo delle votazioni che diamo ai giocatori all'interno dello staff per capire se la prestazione ci ha soddisfatto per riconoscere l'andamento della condizione.

Più facile allenare a Roma o a Firenze? Non cambia molto. Cerco di mettere passione e di fare il meglio possibile per non farmi condizionare. Mi piacerebbe un'esperienza all'estero, ora non ci penso anche perché conosco un po' di francese e di inglese ma non basterebbe per allenare.

La voglia di lasciare la Fiorentina? E' durata poco. Il lavoro e la simbiosi che si è creata dentro al Centro Sportivo mi ha fatto immediatamente pensare ad altro.

Quanto penso alle partite? Una notte, non ci dormo. Riguardo la partita e mi rivedo le situazioni. Riconosco che a volte certe scelte possano non funzionare, ma quando le faccio è perché sono convinto di mettere in campo la formazione migliore. Ritengo che a Bergamo non abbiamo perso per la formazione iniziale ma perché non abbiamo corso e dato il meglio.

Quanto vale la squadra? Ce lo dirà la classifica a fine campionato, adesso non abbiamo la posizione che meritiamo, mancano 4-5 punti con Frosinone e Bologna, ma anche Udinese e Genoa.

Sui singoli, Pioli si sbilancia su uno in particolare:

Chiesa? Sta crescendo tantissimo, non mi aspettavo questo cambiamento radicale che ha avuto quest'anno. E' maturato, ha cambiato approccio. Non so cosa è meglio per il suo futuro, è molto attento alle cose che girano intorno alla Fiorentina. In questo momento è il talento migliore del calcio italiano, insieme a Zaniolo. Non so se sarà mai un attaccante da 20 gol, ma il miglioramento che sta avendo in fase offensiva mi stupisce e può somigliare molto a Mbappé. A Bergamo ha reagito molto bene ai fischi, sono sicuro che per lui è stato un buonissimo allenamento in vista della semifinale di ritorno.

Pjaca? Marko è contento di stare con noi e mi auguro che da qui alla fine riesca a dare il massimo.

Le frasi di Gasperini su Chiesa? Non so se lo pensa davvero, non mi interessa quello che dicono gli altri. Per il ritorno in percentuale dico 51% loro e 49% noi. Porterò alla squadra tanti esempi di risultato ribaltato come un Siviglia-Rennes finito 3-3 all'andata e ribaltato 3-1 al ritorno, ma cito anche Manchester United e Ajax dei giorni scorsi.

Vlahovic e Montiel? Sono sempre con noi, stanno facendo benissimo in Primavera ma c'è un dislivello elevato con la prima squadra.

Fallimento non andare in Europa? Da inizio anno sappiamo che andare in Europa è molto difficile, ci sono sei squadre più forti e altre quattro al nostro livello che si giocano dal settimo al decimo posto. Il divario non sarà molto ampio, dobbiamo rimanere in scia nelle prossime sette gare dove  si decide tutto. Nel girone d'andata in queste partite abbiamo fatto cinque punti, ora dobbiamo provare a fare di più.

http://www.violanews.com/news-viola/fiorentina-con-la-lazio-e-lultima-chiamata-e-pioli-torna-allantico/

http://www.violanews.com/news-viola/galeazzi-chiesa-nato-campione-pioli-sa-leggere-poco-le-partite/

tutte le notizie di