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Pezzella e l’ambigua prima convocazione con l’Argentina

Un nuovo difensore per una nuova difesa

Giacomo Brunetti

Una prima convocazione da far venire i brividi. Firenze lo conosceva appena, lui probabilmente neanche se lo aspettava. Certo, l'Argentina negli ultimi anni ha brillato in fase offensiva, ma la difesa è sempre un problema. Anche in tal senso ci si era chiesti il perché delle mancate chiamate di Gonzalo Rodriguez mentre, ad esempio, lo stesso Facundo Roncaglia - o Josè Maria Basanta, acquistato dalla Fiorentina proprio dopo il Mondiale in Brasile - aveva preso parte alle sfide dell'Albiceleste. Le porte della Nazionale argentina si sono spalancate in questi giorni per German Pezzella, colui il quale, insieme a Davide Astori, è al centro della difesa - e del progetto - viola.

Dopo pochi attimi fiorentini, l'ex Betis Sevilla è stato subito convocato da Jorge Sampaoli per le gare contro Perù e Paraguay, valide per le Qualificazioni alla prossima rassegna iridata. E Pezzella si misurerà subito con qualcosa di ambiguo: la difesa "a due" proposta dal commissario tecnico argentino, una novità se si analizzano i recenti schemi utilizzati nel calcio.

Inoltre, ieri è avvenuta una simpatica scena al suo arrivo a Ereiza, dove l'Argentina svolge il ritiro, poiché il personale di sicurezza non l'ha riconosciuto: prima gli è stato chiesto per quale motivo si trovasse lì e, quando ha risposto che avrebbe dovuto allenarsi, lo staff ha pensato che fosse un membro della Nazionale Under 20. Dopodiché, una volta spiegato che era al centro sportivo proprio per allenarsi con Sampaoli, a Pezzella è stato chiesto di mostrare la propria carta d'identità. Tutto risolto con l’imbarazzo da parte del personale e una risata del difensore, che da oggi è al lavoro con la sua Nazionale.

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