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Panchina, questione poco dorata: Antognoni suggerisce, Di Francesco raccoglie

Continua la ricerca del prossimo allenatore della Fiorentina: tra dichiarazioni, annunci e decisioni celate

Giacomo Brunetti

"Tutto in un giorno, la storia viola si intreccia tra passato, presente e futuro: quella con la S maiuscola, rappresentata da Giancarlo Antognoni, e quella che verrà, celata oggi dietro al volto di Eusebio Di Francesco. Il dirigente della Fiorentina ha lanciato il boomerang: "Il prossimo allenatore? La scelta non è mia ma credo che sarà italiano". E, a proposito di risultati eccezionali, nel pomeriggio proprio il tecnico del Sassuolo ha raccolto - metaforicamente, ma chissà che non abbia letto le dichiarazioni dell'ex giocatore viola - il tema a Coverciano, dove è stato premiato con il terzo posto nella Panchina d'Oro: "L'accostamento alla Fiorentina mi gratifica. Ancora però ho due anni di contratto e presto mi incontrerò con la dirigenza per capire cosa fare in futuro. Nel calcio si vive di scelte, e farò le mie valutazioni: ho anche una clausola rescissoria nel mio contratto".

"Parole di circostanza, ma non troppo. Nella corsa alla panchina viola, Di Francesco sembra aver sbaragliato la concorrenza, a causa di varie vicissitudini: la Roma potrebbe soffiarlo, il rischio esiste, ma la Fiorentina punta forte sul suo profilo, gradito anche alla dirigenza ed alla proprietà. Il prossimo tecnico difficilmente sarà dorato: Sarri, vincitore del premio consegnato quest'oggi a Coverciano, è legato al Napoli non solo da una clausola, bensì dall'ambizione che renderebbe il suo approdo a Firenze, di fatto, un passo indietro per la sua carriera; discorso diverso per Semplici, premiato per il primo posto nella categoria riguardante la Lega Pro, sebbene la sua candidatura si sia raffreddata nelle ultime settimane, che ha chiarito: "Per me è motivo di orgoglio l'accostamento a panchine importanti come la Fiorentina. Sono legato a questa città e sono contento di aver ricevuto il premio qui. Sono tifoso viola ma anche concentrato sul presente. Il mio sogno è arrivare prima o poi alla Fiorentina, ma so da dove provengo e devo tenere i piedi per terra. Se sono in B è perché ho vinto tutti i campionati sotto. Se ci sarà la possibilità ben venga, ma ora è prematuro". Certo è che, per convincere Sarri, l'investimento viola dovrebbe essere dorato.

"Ma la pole position è tutta per Di Francesco: italiano, innovativo e pieno di freschezza, oltre ad essere abile con i giovani, dietro alle sue parole si cela un bluff? Difficile sbilanciarsi adesso che il domino degli allenatori non è ancora iniziato: intanto arriva la gratificazione, un'apertura nascosta da parole non troppo di circostanza. Per il contratto vedremo. Nel frattempo, c'è chi rilancia Pioli e chi, come Oddo, prova a lanciarsi: i radar viola però sembrano sempre più orientati verso l'Emilia-Romagna.

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