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Montella torna alla Fiorentina: l’Aeroplanino per tornare a volare?

Vincenzo Montella torna alla Fiorentina: quante cose sono cambiate dalla prima volta. Ma c'è un conto da saldare...

Stefano Rossi

Si riparte: le metafore sull'Aeroplanino, la sua vecchia esultanza, lo accompagnano da sempre. Ma più che di titoli ed etichette, Vincenzo Montella ha bisogno di un grosso in bocca al lupo per il ritorno alla Fiorentina. Domani dirigerà il primo allenamento e sarà ripresentato alla città. Un segnale forte, di netta rottura col recente passato. Per tanti motivi. Intanto lo strappo coi Della Valle (un po' permalosi, si può dire?) non solo è stato ricucito ma è diventato terreno fertile per un nuovo rapporto. E così sarà. Gli anni smussano i lati più spigolosi del carattere, ma chi nasce tondo non muore quadro. Montella è allenatore capace, che ama il bel calcio. E già per questo è naturale che a centrocampo è in arrivo una grande rivoluzione. Del resto, quando non ha giocatori per esprimere la sua filosofia, trova difficoltà. Vedi soprattutto alla voce Sampdoria.

Il ritorno dell'Aeroplanino, si spera, può essere un nuovo desiderio di volare. Per la piazza lo è di sicuro. Firenze ha negli occhi i suoi anni straordinari, la Fiorentina chiacchierata nei salotti buoni del calcio. Nel libro contabile, sempre caro in questo momento storico alla società, però c'erano numeri diversi. Soprattutto un monte ingaggi più alto. L'arrivo di Montella porterà ad un nuovo aumento degli stipendi? Il che non significherebbe vincere, ma aumenterebbe sensibilmente le possibilità di riuscirci. Corvino lo annunciò, ma nei fatti non è successo. Tre anni senza Europa sono tanti, troppi. Quando Vincenzino arrivò a Firenze riuscì a ritrovare quella dimensione perduta. Poi, ironia del destino, proprio per una questione di dimensione ruppe con l'ambiente e la proprietà.

In seguito si è tolto la soddisfazione di vincere un trofeo al Milan ma, fra Genova e Siviglia, ha preso più schiaffi che carezze. La scommessa è intrigante, da una parte e dall'altra. Firenze lo sa, Montella dovrà capirlo da solo. Questa volta non troverà Mario Ciuffi a mettergli la sciarpa viola ma un popolo ferito e annoiato. E affamato. Il sogno è raggiungere la finale di Coppa Italia. A proposito: vi ricordate lo sfortunato precedente contro il Napoli proprio con l'Aeroplanino in panchina?

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