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Montella non è preoccupato, ma “meglio aver paura che buscarne”

Allarmarsi almeno un minimo potrebbe essere il modo migliore per ritornare sul pezzo, anche perché la Fiorentina non è abituata a lottare per la salvezza

Stefano Niccoli

Delicata. Un mese fa non avremmo mai descritto con questo aggettivo la partita tra Parma e Fiorentina. Dalla gara contro l'Atalanta, però, la situazione è precipitata e a centottanta minuti dalla fine del campionato la squadra viola non è ancora salva. Ci sarà da sudare, al Tardini il clima sarà infuocato. Il club manager Alessandro Lucarelli e il tecnico Roberto D'Aversa hanno chiamato a raccolta i tifosi.

Per quanto riguarda la sponda viola, Vincenzo Montella ha detto di non essere preoccupato della classifica. Parole che hanno fatto storcere il naso ad alcuni tifosi. Le probabilità di retrocedere - gli scongiuri sono d'obbligo - sono poche, non fosse altro perché l'Empoli dovrà sfidare Torino e Inter, ma allarmarsi un minimo potrebbe essere il modo migliore per ritornare sul pezzo. Giocatori e allenatore devono capire in che brutta situazione si sono cacciati. La dimensione - per usare un termine tanto caro a Montella - a cambiata. L'obiettivo, purtroppo, non è più l'Europa, ma la salvezza e la formazione gigliata non è abituata a lottare per restare in Serie A. "Meglio aver paura che buscarne", si dice a Firenze.

"Mi aspetto che si giochi con l'anima". La speranza è anche dei tifosi, oltre che di Montella.