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Commisso: “Prima offerta nel 2016, voglio competere con la Juve. Chiesa non farà come Baggio”

Le dichiarazioni del tycoon italo-statunitense dopo il bagno di folla di ieri e la visito a stadio e centro sportivo di oggi

Redazione VN

È arrivato il grande giorno: Rocco Commisso si presenta ufficialmente come nuovo proprietario della Fiorentina. Queste le sue parole in sala stampa: "Voglio citare tutte le persone che sono qua con me, di Mediacom e di JP Morgan. Le cose nel nostro business non sono così rapide come è successo per il passaggio della Fiorentina. Abbiamo fatto un'offerta, è stata accettata e adesso siamo qua. La volontà di tutti è stata quella di chiudere velocemente, adesso dobbiamo andare altrettanto velocemente. L'ho detto anche al Sindaco. Sapevo a che cosa andavo incontro. La mia storia la conoscete: sono nato in Italia ma emigrato in America, sono sempre leale e sincero nei rapporti. Ci tengo a salutare tutti i miei concittadini di Marina di Gioiosa Ionica.

Il calcio mi ha dato tanto, è stato molto importante nella mia vita. Se non fosse per il calcio non sarei dove sono adesso, mi ha garantito una borsa di studio per l'università. Ho giocato, anche se non a livello professionistico perché non ero così bravo, ed ho pure allenato. Finalmente, grazie alla Fiorentina, posso dedicarmi alla mia passione. In America ho già fatto tante cose, ora è il momento di dedicarsi all'Italia. L'accoglienza di ieri è stata inimmaginabile, indescrivibile. Sono orgoglioso di aver ricevuto il giglio dal Sindaco e di poter portare avanti questo progetto con la Fiorentina. Sono già stato a Firenze in passato, mi colpì la presenza di tante belle ragazze. Pensavo di fare il play-boy tutta la vita in questa città, ma dopo due settimane conobbi mia moglie (ride, ndr)".

Cosa mi ha convinto a comprare la Fiorentina? "La prima offerta che ho fatto per la Fiorentina è del 2016, ma senza ricevere risposta. Stessa cosa nel 2017. Ringrazio la famiglia Della Valle per i suoi sacrifici ed i suoi investimenti. Il modo in cui ci ha dato la squadra merita rispetto. Dopo ho provato ad acquistare il Milan ma mr. Li non si è fatto più vedere. Ha perso tanti soldi in pochissimo tempo nel calcio... Ho voluto fare un investimento in una città bella e importante come Firenze. Possiamo ottenere tanto con la squadra, ma non voglio fare promesse che non posso mantenere. Abbiamo le risorse per fare bene. Mi piacciono i rischi, altrimenti non sarei qua".

Tempi per il management e per l'allenatore? "Mi dispiace ma ancora non posso dare una risposta precisa. Starò qui per altri 2-3 giorni, ho bisogno di tempo. Devo parlare con Montella ma al momento il tecnico è in India. Siamo stati molto veloci, risparmiando 2-3 mesi. Pensate a quanto ha impiegato Berlusconi a cedere il Milan. Oggi ho parlato con tutti i dipendenti, sono leale nei confronti delle persone che hanno dato tanto alla Fiorentina. Nella mia vita non ho mai licenziato nessuno. Sono qua per per imparare, ma tranquilli, sono un tipo che impara velocemente".

La bella notizia annunciata ieri? "Purtroppo ancora non possiamo darvela. Posso dirvi che non riguarda un giocatore e neanche un dirigente. Ha a che fare con l'America...".

Chiesa? "La mia intenzione è tenere Federico Chiesa almeno per un anno, non farà la fine di Baggio. Mi hanno assicurato che al momento non c'è nessun accordo per la cessione del giocatore".

Il mio sogno? "Ho 69 anni. Voglio fare qualcosa per lo stadio e certo non aspetterò 10 anni come è stato fatto da altre parti. Gli investimenti che facciamo sono intelligenti, non sono stupido. I soldi sono i miei.

Ancora sulla grande notizia: "Posso annunciare che la Fiorentina tra un mese sarà in America, nel mio stato. Giocherà contro l'Arsenal ed il Chivas".

Cosa porto nel calcio? "Non voglio essere arrogante. Ripeto che sono qua per imparare, sono umile. Questo mi hanno insegnato i miei genitori. Non vinceremo subito, ci vorrà tempo. Sono il primo emigrato italiano che torna in Italia per investire nel calcio".

Buffon e Scolari come nuovo dirigente? "Spesso si inventano nomi e storie che passano di persona in persona. Ovviamente ancora non ho avuto tempo di parlare con Montella e Corvino. Resterò qua altri giorni proprio per affrontare queste situazioni, dovete darmi tempo. Questo però non vuol dire che tra 2-3 giorni avrò risolto tutto. Capisco la pressione, ma ci sono persone che Corvino, Montella e Chiesa che hanno un contratto".

Club modello? "Quando ero piccolo, in Calabria, tifavo la Juventus perché vinceva sempre. Ho continuato a farlo in America. So che tanti sono appassionati di Premier League ma io preferisco il calcio italiano. Il problema è che in Italia c'è un club che vince sempre tutto. Io vorrei competere per offrire un'alternativa".

Investimenti in estate? "E' un problema investire subito 200-300 milioni, c'è il circolo vizioso del Fair Play Finanziario. Spero che si possa cambiare, di avere un'opportunità. Lotterò al massimo per la Fiorentina e per realizzare gli introiti necessari. La nostra realtà non ha niente di meno rispetto a Napoli, Roma, Milen e Inter. Datemi tempo".

Calcio femminile? "Mi interessa molto, c'è un incremento di tifosi in questo settore. In America ho avuto l'opportunità di allenare mia figlia".

Se mi sono reso conto di che cosa è Firenze? "Sì, mi è bastato un giorno (ride, ndr). Sono stanco morto, non mi è riuscito di dormire. Stamattina mi sono arrivati molti messaggi, ho bisogno di un po' di pace. Ma è anche vero che questo è il mio nuovo impegno".

Se si può ripartire dalla Fiorentina attuale? "L'importante è fare un lavoro di squadra e lottare tutti insieme. Contro il Genoa ho visto la paura nei giocatori. Parliamo però di calciatori che possono fare molto meglio, forse è mancata un po' di fiducia. Le cose che non accetto sono le menzogne e la disonestà".

Quanto sarò presente a Firenze? "La volontà è di venire spesso ma non posso fare promesse perché devo concentrarmi anche su altre cose come la salute e la famiglia. Posso dirvi che da quando sono il presidente dei Cosmos sono stato più volte allo stadio rispetto agli altri due proprietari delle squadre di New York messi insieme. Non c'è stata una squadra che ha provato a migliorare l'immagine del calcio americano come i Cosmos. Al momento c'è una causa con l'MLS, i motivi li conoscete tutti: la mancanza di promozioni e retrocessione, oltre al declassamento della lega in cui militano i Cosmos. La Fiorentina comunque è un progetto completamente diverso".

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