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Thereau: “Vicino alla Samp, ma ho scelto Firenze. Andrò in doppia cifra”. L’esultanza…

L'attaccante francese di presenta davanti alla stampa

Redazione VN

Queste le parole di Cyril Thereau, oggi a disposizione dei media all'interno della sala stampa Manuela Righini: "C'erano già state delle chiacchierate in passato con la Fiorentina, ma era difficile trattare con Chievo e Udinese per via del mio contratto lungo. Questa estate sono stato vicino alla Sampdoria, ma appena mi ha chiamato il mister ho scelto la Fiorentina. Mi sono sempre piaciuti questi colori, questa città e questa squadra. Ringrazio la società che mi ha dato questa possibilità, non vedo l'ora di ripagare la fiducia che hanno riposto in me.

Io esploso tardi? In Italia ho conosciuto il calcio vero, prima avevo giocato solo in Belgio e in Romania. Il destino è bello, perché alla fine mi ha portato qua. Mi sento fortunato, ma quando le cose si meritano, arrivano.

Obiettivo gol? Il numero delle mie reti stagionali sta crescendo piano piano, questo è importante. Spesso vengo considerato come una prima punta, ma io ho sempre giocato seconda punta o trequartista, e in rapporto al ruolo segno abbastanza frequentemente. In questo momento della mia carriera sono al meglio della forma e della conoscenza del calcio. Spero di dare una mano. Scendo in campo per piacere, poi le reti arrivano di conseguenza. Andrò in doppia cifra.

Il mio aiuto a Simeone? Ho fatto pochi allenamenti con lui, è stata un delle sorprese della passata stagione. E' un giocatore con tante qualità fisiche. Ci sono tanti ragazzi di qualità davanti, anche Babacar. Non sono venuto qua per fare il maestro, ma vorrei comunque aiutare i giovani di questa squadra con assist e giocate.

Il mio ruolo? Una delle mie caratteristiche è che posso giocare in molti ruoli, ma rendo al massimo come seconda punta o trequartista di sinistra. Sarà bello giocare in questa squadra.

I cambiamenti della squadra? Abbiamo vissuto una cosa simile a Udine, quando se ne sono andati Domizzi e Di Natale. Adesso la cosa più importante è creare un gruppo che abbia voglia di stare insieme e fare bene. Giocare nella Fiorentina significa avere delle qualità importanti.

Il numero 77? L'ho scelto per mio fratello. Lui ama il 7, ma a Charleroi era occupato, quindi lui mi consigliò il 77. Da quella volta non ho più cambiato. Sono contento di averlo trovato libero a Firenze.

Esultanza? E' riferita sia ai miei amici che al mio fratello. L'abbiamo studiata ai tempi di Luca Toni, cercavamo qualcosa che fosse emulabile dai bambini".

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