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Lettera aperta: “Andrea, vieni a dirci tutta la verità”

Da un tifoso che risiede lontano da Firenze una richiesta accorata al patron della Fiorentina

Redazione VN

Riceviamo tra le tante questa lettera aperta di Fabio, tifoso viola che vive all'estero, ma che ha qualcosa da dire ad Andrea Della Valle. Leggiamola insieme

Premesso che non sono uno dei contestatori e che vivendo all’estero non frequento lo stadio da tempo pur rimanendo un grande tifoso Viola, vorrei dire ad Andrea Della Valle che sono rimasto sconcertato dalle frasi ed i concetti da lui espressi, sinceramente incomprensibili e non giustificabili da un uomo che è leader di uno dei più grandi gruppi internazionali.

Veniamo nel merito: “rinfacciare” ai tifosi il fatto di aver trascurato la sua famiglia per seguire la Fiorentina è a parer mio una cosa non bella. Nessuno ha ordinato al Sig. Andrea di comprare la Fiorentina, che di fatto è una sua proprietà; ci sono migliaia di tifosi che veramente sacrificano la famiglia e non arrivano a fine mese pur di seguire la Fiorentina solo per sentimento. Usare frasi del tipo “non ho visto mio figlio imparare ad andare in bicicletta” lascia letteralmente basiti ed offende coloro che veramente non hanno avuto la possibilità di farlo per motivi ben più importanti che tifare in modo acceso sulla balaustra del Franchi la domenica.

Siccome quanto detto sopra dà un'immagine di Andrea veramente negativa, un'immagine che certamente non era mai apparsa negli anni (Andrea sembrava uno dei pochi uomini importanti con tratti di umanità), viene quasi da chiedersi perché abbia voluto distruggere la propria immagine così senza una logica e soprattutto, diciamoci la verità, senza un motivo plausibile, visto che la contestazione (cosa normalissima nel mondo del calcio) non ha mai assunto una gravità tale da consentire tale atteggiamento da parte di Andrea. Chi entra nel calcio deve essere consapevole che ci saranno momenti di gloria e momenti piu’ duri, lo sanno tutti gli addetti ai lavori, lo sanno i giocatori, gli allenatori, i dirigenti, gli arbitri. Il calcio è un gioco e la palla è rotonda e come tale se vogliamo giocare dobbiamo stare alle regole, compreso i presidenti che ci mettono i soldi.

Detto questo e nota l’umanita’ di Andrea Della Valle, se davvero soffre per questa situazione dobbiamo aiutarlo a sentirsi meglio, tutti, a partire da suo fratello fino a noi tifosi, per evitare a lui certe figure che poi si trasformano in negatività anche in tutto l’ambiente viola. Se invece sta bene, allora sempre per non distruggere la sua immagine e quella della sua famiglia, dovrebbe venire e dirci la verità, dire qual è veramente il problema, perché non può continuare a prendere in giro la gente con questi discorsi che “non sanno di niente”.

Caro Andrea, se il problema è lo stadio ed i rapporti con i “poteri forti” fiorentini, vieni e dicci la verità; credimi che i tifosi capiranno, e come sempre rimarranno accanto alla squadra e forse riusciranno anche a mettere con le spalle al muro coloro che hanno sempre giocato con la questione “Stadio”.

Te lo dico per l’ultima volta, Andrea per cortesia vieni a dirci la verità perché altrimenti chi ci rimetterà di più, oltre ai tifosi, sei Tu come persona e la bella immagine che hai sempre dato di Te.

Fabio

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