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Leo e Marco, i Baroni di Tavarnuzze vanno in Serie A facendo le cose… Semplici

Le famiglie vivevano nella stessa via a Tavarnuzze, frazione che si raggiunge con l'autobus 37. Firenze è pronta a supportarli. E i loro figli Riccardo e Filippo sono amici...

Stefano Rossi

Prima di tutto sono Leonardo e Marco, i due uomini copertina del calcio made in Italy. O, se volete, del made in Florence. Sì perché tutti e due vengono da Tavarnuzze, frazione del comune dell'Impruneta raggiungibile dalla stazione di Firenze con l'autobus Ataf numero 37. Circa 5.000 abitanti, due di questi il prossimo anno alleneranno in Serie A. Un record assoluto, probabilmente insuperabile. Semplici siederà sulla panchina della Spal, Baroni dovrebbe rimanere su quella del Benevento che ha portato nella massima serie per la prima volta nella sua storia. Entrambi sono riusciti nel doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A in soli due anni. Ieri sera Leo ha inviato un messaggio a Marco per congratularsi dopo la vittoria sul Carpi. Poche settimane fa invece era stato lui a ricevere i complimenti del concittadino.

Sono cresciuti a pochi passi di distanza, addirittura le loro famiglie vivevano nella stessa via. Baroni da giocatore ha raggiunte vette alte culminate con uno scudetto vinto col Napoli di Maradona mentre Semplici si è affermato qualche categoria più in basso. Il destino li ha sempre tenuti vicini, talvolta insieme. Come nel 1999 quando insieme hanno conquistato la promozione con la maglia della Rondinella-Impruneta in Serie C2. Marco infatti andò a chiudere la carriera nella seconda squadra di Firenze dove militava anche Leonardo e anche un certo Andrea Barzagli. Proprio in quegli anni entrambi hanno messo su famiglia. I loro figli sono nati nel 1998 e, come da tradizione, sono buoni amici. Riccardo Baroni è il capitano della Fiorentina Primavera mentre Filippo Semplici oggi veste la maglia del Porta Romana e va a scuola. Tra i suoi professori ce n'è uno di Ferrara che in suo babbo vede una sorta di figura mistica.

In questi giorni l'ex tecnico della Primavera viola si sta riposando a casa, facendo il babbo e cercando la giusta concentrazione in vista dell'esordio in Serie A. Tra qualche giorno potrebbe raggiungerlo anche l'eroe di Benevento e come tutte le estati potranno incontrarsi da dove sono partiti e passare del tempo insieme. Sì perché la loro vita come il loro calcio è sempre stato scevro di tecnicismi esasperati, di filosofie meccaniche. Amano le cose naturali e la loro città che il prossimo anno, oltre a tifare Fiorentina, simpatizzerà per loro. Per la Spal e per il Benevento, due miracoli del calcio che hanno radici da queste parti.

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