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Il soldatone Dabo: Pioli lo schiera esterno, lui obbedisce e pedala

Per le geometrie è bene affidarsi a qualcun altro, ma sul piano della grinta e del sacrificio la prestazione di Dabo è stata maiuscola

Stefano Niccoli

In campo dal primo minuto per la gioia di alcuni tifosi. Pioli si è affidato anche a Dabo per arginare il palleggio del Napoli. Nelle intenzioni iniziali il numero 14 viola avrebbe dovuto giocare come mezz'ala, ma poco dopo il fischio d'inizio è stato dislocato sulla fascia destra, davanti a Ceccherini. Più che un 4-3-3, il modulo della Fiorentina sembrava il classico 4-4-2. Ruolo nuovo per l'ex Saint-Etienne e lo si è visto. Bryan, infatti, ha avuto parecchie difficoltà a creare gioco. C'era da aspettarselo perché la tecnica non è certo il pezzo forte del suo repertorio. Per uno come lui, tra l'altro, vicino alla linea laterale diventa tutto più difficile perché lo spazio è ancora più ristretto che in mezzo al campo. Senza dimenticare la parte atletica: Dabo non ha la gamba di un esterno, non a caso in fase offensiva si è reso raramente pericoloso.

Sul piano del sacrificio e della grinta la prestazione è stata maiuscola. Ha aiutato Ceccherini, non ha quasi mai perso di vista Zielinski e ha controllato Ghoulam, probabilmente il terzino sinistro più forte del campionato. La sua stazza si è rivelata utile soprattutto nel finale, con il Napoli in pressing alla ricerca del gol.

Le statistiche tratte da Wyscout raccontano di: 69 azioni di cui 36 riuscite, un tiro, 32 passaggi di cui 21 andati a buon fine, 3 lanci lunghi ma solo uno ok, due cross, 27 duelli di cui 13 vinti, 12 duelli aerei di cui 8 vinti, 7 palle intercettate, 13 palloni persi di cui 4 nella propria metà campo, 9 palle recuperate di cui 3 nella metà campo avversaria.

Per le geometrie è bene affidarsi a qualcun altro, ma Pioli può contare su un soldatino affidabile, pronto a dare tutto per la maglia.

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