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I più e i meno di Fiorentina-Parma: nessuna eccellenza, male Bruno Gaspar

I nostri migliori (e i peggiori) in campo al termine di Fiorentina-Parma, che si è conclusa sul risultato di 0-0

Pier F. Montalbano

I più:

BENASSI – Largo a destra, cresce col passare dei minuti ma si capisce che non è il suo ruolo naturale. Quando però si sposta nel corridoio centrale, cambia passo e la Fiorentina si accende: prima imbucata per Eysseric e Zekhnini vicino alla rete, poi si mette in proprio scagliando il destro dai 25 metri che per poco non trova lo specchio. Complice la stanchezza, cala nella ripresa quando Pioli lo schiera da mezz'ala, ma è l'unico a proporsi per il passaggio del terzino e buttarsi in area.

SANCHEZ – Tra lui e Veretout abbiamo premiato il colombiano, vista la sanguinosa palla persa in apertura del francese – che è molto scolastico a livello di impostazione ma più preciso e sempre presente quando c'è da rompere le trame di gioco avversarie. Nella “giostra viola” organizzata oggi da Pioli, si ritrova spesso a pressare fungendo da vertice alto di centrocampo dietro a Eysseric e Babacar.

EYSSERIC – Ha voglia, ha talento, è un interruttore che si accende e si isola dal gioco. Pericoloso all'8' quando calcia centralmente servito da Veretout, spesso si alza sulla linea di Babacar fungendo da seconda punta. Di palloni ne perde alcuni, ma mai determinanti e al 66' sfiora il gol grazie ancora al break di Veretout che lo manda in porta. A tratti è inconcludente, ma basta una scintilla per accendere la miccia.

CHIESA – Entra al 70' e si vede subito la differenza. Al 92' sfiora il gol in controbalzo, ma in precedenza si era visto subito un lieve cambio di passo da parte della squadra viola. A Milano tra una settimana la sua assenza si farà sentire.

I meno:

BRUNO GASPAR - Il Parma attacca spesso da quella parte e Baraye lo manda in tilt: al 20' quando l'attaccante gialloblu sbaglia clamorosamente davanti a Sportiello, ma scricchiola ancora al 46' quando rimane troppo attaccato al centro e l'esterno gialloblu è libero di crossare. Più timido di Maxi Olivera anche il fase propositiva, e una settimana il suo grande grattacapo a San Siro sarà Perisic: auguri.

PIOLI (con riserva) – Sperimenta diversi metodi di gioco all'interno del match, affiancando Veretout e Sanchez prima in mezzo ai due centrali, poi a pressare alti sul portatore di palla “alla Borja Valero”. Ad una settimana dal via ufficiale della stagione, le domande sono due: o l'allenatore parmigiano non ha ancora chiaro come giocherà la sua Fiorentina, o gli uomini a disposizione sono quelli che sono per la sua idea di gioco. Benassi non è un esterno e si vede, ma le lacune in alcuni ruoli (leggasi alla voce esterni difensivi) non sono certo colpa sua.

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