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Guerini: “Le parole di Sousa sono gravi, Saponara deve giocare sempre. Spalletti? Troppo per i viola”

"Dopo l'addio in Fiorentina non ho più guardato il calcio per quattro mesi. Ci soffrivo troppo. Sousa? Non mi ha mai parlato ma me ne frego"

Redazione VN

L'ex dirigente viola Vincenzo Guerini ha rilasciato alcune dichiarazioni a Lady Radio sulla sua Fiorentina e quella che è la Fiorentina di oggi:

"Dopo il mio addio alla Fiorentina non sono riuscito a guardare nessuna partita di calcio per  quattro mesi. C'è  stata davvero tanta sofferenza per aver lasciato la Fiorentina, ma sono stato un uomo fortunato per aver avuto la possibilità di chiudere la carriera a Firenze. Ringrazierò sempre la famiglia Della Valle che mi ha permesso di lavorare per cinque anni in Fiorentina, anche se avrei voluto lasciare in un altro modo. Tutti i giorni vedevo Montella, Mihajlović e Rossi, ma Sousa non l’ho quasi mai visto, quindi il suo lavoro non lo posso valutare. Le uniche parole che mi ha rivolto sono state un saluto quando è arrivato. Sarà il suo carattere ma onestamente me ne frego. Le sue dichiarazioni di Genova sono gravi, senza l’amore dei tifosi il calcio non esisterebbe quindi non si possono fare queste dichiarazioni. Sousa è seguito dalla squadra, non puoi accontentare tutti in questo mestiere. Bisogna ammettere però che è stato bravo perchè altrimenti venti calciatori su venticinque non ti seguirebbero.

La partita contro l’Empoli è fondamentale perchè la Fiorentina deve vincere per avere una possibilità di qualificazione in Europa League. L’Empoli invece, non può perdere perché il Crotone è vicino e una sconfitta degli azzurri darebbe ancor più morale ai calabresi. Saponara? Prima che andasse al Milan lo segnalai alla Fiorentina. Fossi io l'allenatore lo farei giocare sempre. E’ un centrocampista che può sempre arrivare al gol. Spalletti? Credo sia un profilo al di sopra della Fiorentina mentre Di Francesco è pronto per questo salto di qualità: è un allenatore giovane, capace di far vedere sempre un bel calcio.

Dall'esterno, per me è difficile valutare cosa sia accaduto ala squadra in questa stagione. La Fiorentina di quest'anno mi ha sempre dato l'impressione di una squadra capace di poter vincere o perdere contro chiunque. A Firenze la società non interferisce mai con il lavoro del tecnico che ha sempre la certezza di non essere esonerato.Per questo a Firenze un allenatore non ha scusanti. Se Sousa non era contento del mercato di gennaio 2016 poteva dimettersi. Non accetto la scusa del "mercato" come pretesto per lamentarsi. Dall'esterno sembra che la società e l'allenatore non aspettino altro che la fine del campionato per prendere la propria strada e dividersi. La Fiorentina inoltre non da molto peso alle sue dichiarazioni".

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