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La sosta sul momento migliore: l’Europa e quel preoccupante déjà vu

Tre vittorie che non dovranno interrompersi, quindici giorni che non dovranno far male

Giacomo Brunetti

"Parlando di campo, ovviamente, possiamo appurare che la sosta arriva nel momento migliore della Fiorentina, reduce da tre vittorie consecutive, dato che non si registrava da ottobre, quando i viola sconfissero proprio due delle tre squadre affrontate in questo ciclo, ovvero Benevento e Torino, perdendo poi tre punti allo ‘Scida’ contro il Crotone, prossimo avversario della formazione di Pioli.

"Una pausa di quindici giorni tra la vittoria di Torino e lo scontro con i calabresi, con il rischio di perdere il trend acquisito. Come accadde dopo il pareggio con l’Inter, quando a gennaio la Fiorentina rientrò dopo la sosta invernale venendo affondata dai colpi di Quagliarella, salvo poi collassare subendo quattro reti dall’Hellas Verona. Continuare a giocare, specialmente dopo la tragedia, sarebbe stata la soluzione migliore: staccare, per il gruppo, potrebbe però rivelarsi vitale, visto il periodo da cui è reduce.

"Ricaricare le batterie mentali in vista della volata finale. Il pallino dell’Europa potrebbe portare pressioni: d’altronde la Fiorentina può nuovamente lottare e il pensiero alla qualificazione arriva scontato, soprattutto quando essa dista tre punti, sebbene a dieci partite dalla fine. Rendere ancora più maturo l’equilibrio e colmare le falle - vedi l’astinenza di Simeone - per poter davvero rincorrere il sogno.

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