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Fiorentina, niente è impossibile: quando Davide ha battuto Golia

Stefano Niccoli

Carlo Ancelotti, quella domenica 14 maggio 2000, non se la può dimenticare. La sua Juventus si gioca lo scudetto con la Lazio di Eriksson. Su tutta l'Italia il tempo è buono. Solo su Perugia, dove è impegnata la Vecchia Signora, si addensano nuvole minacciose. In contemporanea i biancocelesti battono all'Olimpico la Reggina per 3-0 grazie alle reti di Inzaghi, Veron e Simeone. Al Curi si abbatte il diluvio. Alle 17.10, quando la gara della Lazio è già finita, a Perugia inizia la ripresa. Al 4', sugli sviluppi di una punizione battuta da Rapaic, Conte consegna la palla a Calori, il difensore biancorosso colpisce di prima intenzione e batte Van der Saar. Finisce 1-0. Lazio 72, Juventus 71. Il tricolore si tinge di biancoceleste e il 21 maggio la tifosa Anna Falchi si spoglia in un Olimpico stracolmo.

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