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“Della Valle, serve dare una mano a Pioli. Ieri tifosi impeccabili”

"I tifosi hanno capito. Fino all’ultimo secondo accanto alla squadra, sostenendoli, mai un fischio. Della Valle, adesso Pioli ha bisogno di aiuto..."

Alessandro Rialti

I tifosi hanno capito. Fino all’ultimo secondo accanto alla squadra, sostenendoli, mai un fischio, nella consapevolezza che sarà fino in fondo un anno difficile. La Fiorentina lottava, furibonda, su ogni pallone, sbagliandone in quantità industriale ma sempre dimostrando di voler metterci il cuore. Poi il verdetto finale: sconfitti, in casa, contro la Samp una di quelle squadre con le quali i viola dovrebbero battersi per il «nostro» campionato. Quello senza le grandi, ovvio.

Tanto cuore, tanta disperazione ma anche tanta confusione, tanta approssimazione, tanta paura. Ecco, questa Fiorentina delle buone intenzioni ha paura. Sente di non essere ancora una squadra e tutti provano a fare da soli. Pericolosissimo. Personalmente credo che Pioli troverà, prima o poi ora tempo poi, il bandolo della matassa.

Ma mi pongo una domanda. Torna ancora la domanda che troppe volte, riconosco, mi faccio. Possibile che una Proprietà che dice di voler tanto bene alla squadra non si ponga il problema di intervenire, adesso e pesantemente? Stanno bene i fratelli Della Valle? Dal loro Aventino la sconfitta con la Samp è parsa più lieve che a Firenze? Non ci credo, allora si provi a dare a Pioli una mano.

Ora, prima che il mercato finisca, sia provi uno scatto di orgoglio. Corvino ha già ridotto del trenta per cento gli emolumenti, abbassato l’eta della squadra e ha in cassaforte o in prossimi riscuoterò circa 40-50 milioni. Ora è il momento di utilizzarli, ora prima che la strada diventi un pericoloso Mortirolo.

Sono impermaliti e non vogliono venire a Firenze? Restino sull’Aventino ma si accorgano che c’è bisogno di una mano. Adesso. Penso che Pioli ce la farà a costruire una squadra ma ha bisogno di una mano. La difesa va rafforzata e se Babacar ha deciso di andarsene presto a zero euro c’è bisogno comunque di un altro attaccante. C’è la sosta, proprio in regime di mercato, è l’ultima occasione, per loro, di metterci un po’ di orgoglio.

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