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Corvino: “Antognoni merita di tornare. Gonzalo? La trattativa è un po’ come l’elezione di un Papa…”

Le parole del direttore generale della Fiorentina a margine della presentazione di un libro

Stefano Fantoni

Durante la presentazione del libro "La Fiorentina è molto più di una bistecca", che si è svolta oggi pomeriggio alla libreria universitaria, Pantaleo Corvino ha avuto modo di parlare della sua storia con Firenze: "L'autore mi ha detto che racconta l'evoluzione dei fiorentini, ma io ho detto di no perché leggendo la Firenze del 1200 e vivendo quella di oggi credo che siano rimasti uguali: belli, orgogliosi e critici. Antognoni? E' stato un calciatore unico nella storia, che si è incarnato in questa città. Se non ci fossero state delle incomprensioni reciproche con la proprietà il suo inserimento nel nostro club sarebbe arrivato prima. È giusto che chi aveva incarnato quel colore sul terreno di gioco lo facesse anche successivamente. Lo merita per la sua carriera, non solo a Firenze. Nella sua storia la Fiorentina annovera tantissimi campioni, ed anche nei miei otto anni, che sono tanti, mi sento orgoglioso di aver portato una Scarpa d'Oro come Toni, che molti ricorderanno anche in futuro parlando della storia viola. Vincere come il Leicester? In Inghilterra è successa una cosa che non accadeva da 35 anni, cioè da quando sono stati introdotti i diritti tv. Quell'impresa dimostra che sognando e lottando si possono ottenere grandi successi, ma è una cosa molto difficile. Sousa? Ci vuole da parte di tutti l'unità per raggiungere i risultati. Ho detto qualche parola, che aveva un altro significato ma può far capire che da parte di tutti, compreso l'allenatore c'è l'unità di raggiungere i risultati".

Pantaleo Corvino ha parlato anche della trattativa per il rinnovo di Gonzalo Rodriguez: "Per me è una trattativa. Quando uno si siede per arrivare a un accordo significa che uno vuole rimanere e l'altro lo vuol far rimanere ma non è possibile trovare un accordo immediato. Quando si elegge un Papa si elegge una persona importante, e chi lo elegge è altrettanto importante, i cardinali. Eppure è difficile avere un Papa alla seconda fumata del Conclave. Una trattativa ha bisogno del suo tempo".

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